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MotoGP | Marquez: “Punterò al massimo, che non significa vincere”

Marc Marquez partirà dalla nona posizione in griglia dopo essere stato condizionato da una bandiera gialla nel momento in cui aveva conquistato la pole provvisoria.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez ha completato un giro impeccabile, il più veloce in assoluto del fine settimana fino a quel momento, nel finale di Q2. Quel tempo lo portava ad essere il poleman del Gran Premio del Portogallo. Ma proprio prima che finisse quel giro, il suo compagno di squadra Pol Espargaro è caduto nella parte finale del circuito, dove sono state esposte le bandiere gialle. Perciò il giro di Marc è stato cancellato e lui relegato in nona posizione sulla griglia.

“Oggi la fortuna non è stata dalla nostra parte, ma questo fa parte del gioco. Mi hanno cancellato il giro per una bandiera gialla, oggi è successo a me, ma la prossima volta può succedere a qualcun altro”, ha esordito Marquez con sportività. “L’importante è che la velocità ci fosse e che quando ho voluto spingere il tempo è uscito”.

“Domani dovremo avere un po’ di fortuna con il setup di base con cui faremo il warm-up e la scelta delle gomme. Su questi dettagli dobbiamo avere un po’ di fortuna se vogliamo optare per qualcosa in gara. Partendo nono sarà tutto più difficile, ma i primi giri ci diranno fino a dove possiamo arrivare”, ha affermato il pilota Honda.

Oltre al giro cancellato in qualifica, durante le FP3 di questa mattina disputate in condizioni di bagnato, Marc Marquez è stato protagonista di una forte caduta che ha immediatamente causato paura visti i precedenti. Il catalano però rassicura sulle sue condizioni: “Sto bene, ho solo un po’ di dolore alla cervicale, sono un po’ più rigido del normale, ma non ho problemi”.

Questa caduta però può essere positiva perché dimostra che non è detto che abbia problemi di vista ogni volta che finisce a terra: “Nessuna caduta è necessaria, ma quando sono stato ad Austin la prima cosa che ho chiesto al medico era se potesse succedere di nuovo se cadessi colpendo la testa. Mi ha risposto che il rischio era lo stesso ora o fra un anno. Oggi l’ho colpita, ma è stata una caduta normale, più standard. Come quando cadi e colpisci un braccio o il casco, lo indosso per questo. Si è vista la differenza di come mi sono alzato in Indonesia, in cui avevo le nausee, e oggi, in cui ho ripreso la moto e sono tornato al box”.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo un fine settimana completo in condizioni di bagnato, le previsioni danno una gara asciutta: “Domani non si può affrontare con un risultato in testa, dopo il warm-up si potrà intuire un po’ di più dove si può finire, se non piove. Però è molto difficile prevedere in questo momento una gara asciutta. Dopo aver fatto tutte le prove sul bagnato, se arrivi di colpo a una gara asciutta è complicato capire dove puoi finire. Quindi non si può avere un obiettivo chiaro, penso che non lo abbia nessuno”.

Tuttavia, l’incertezza non toglie ambizioni al pilota Honda: “Ovviamente partirò puntando al massimo, che non significa vincere. Significa fare una buona partenza, provare a rimontare e mettersi nelle prime posizioni, ovvero tra i primi cinque. A partire da lì vedremo dove potremo arrivare. È un po’ un’improvvisazione, partiremo con la moto con cui abbiamo fatto l’ultima gara, penso che faranno così tutti. Vediamo cosa succede, non abbiamo riferimenti con questa moto. Vediamo se avremo fortuna e se la moto funziona come ad Austin, che è la pista dove mi sono sentito meglio”.

Marc partirà dalla nona posizione della griglia di partenza, come ad Austin, dove ha avuto un problema meccanico che gli ha fatto perdere molte posizioni, una cosa che non lo innervosirà domani nel giro di ricognizione: “Quando c’è un problema, è molto importante trovarlo e risolverlo. Non posso dire quale sia stato il problema, ma, tra virgolette, è stato qualcosa che si poteva evitare e questa situazione non può ripetersi, perché hanno fatto una gestione diversa. È vero che può succedere qualche altra cosa, ma non parti mai pensando che possa succedere qualcosa”.

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