MotoGP | Marquez: "Penalità? Quanto accaduto non è colpa mia"
Marc Marquez, alla vigilia del Gran Premio di Francia di MotoGP in cui rientrerà a correre, ha commentato tutto l'accaduto riguardo la penalità che aveva subìto a Portimao nel primo GP della stagione.
Marc Marquez è tornato e correrà - finalmente - al Gran Premio di Francia dopo aver saltato alcune gare a causa di problemi fisici che lo hanno costretto a guardare alcune gare dal divano di casa a Cervera.
L'8 volte campione del mondo ha subito una doppia penalità di long lap penalty per essersi scontrato con Miguel Oliveira nel primo appuntamento dell'anno, il Gran Premio del Portogallo andato in scena a Portimao qualche settimana fa.
La penalità, Marquez, avrebbe dovuto scontarla al Gran Premio d'Argentina come affermato e messo per iscritto dai commissari di gara della FIM allo stesso pilota della Honda. Marc, però, non l'ha scontata a causa dell'assenza dall'evento per motivi fisici.
La penalità è stata posticipata all'evento successivo, ma anche a Termas de Rio Hondo, in Argentina, Marquez non ha corso. Honda ha presentato ricorso, ritenendo che fosse contro al regolamento e la Corte d'Appello della FIM ha emesso un verdetto finale di annullamento della punizione il martedì prima del Gran Premio di Francia.
Oggi, finalmente, è stato Marc Marquez a commentare la situazione: "Voglio dire, per me è normale. Quando ho ricevuto quella penalità, le regole... Ora sono cambiate. Ma quando ho ricevuto quella penalità, quando sono andato dai commissari sportivi, ero completamente d'accordo di riceverla perché avevo commesso un grosso errore. Ma quando abbiamo parlato avrei dovuto scontarla in Argentina. Poi, dopo due giorni, qualcuno l'ha cambiata. Non so chi sia stato, ma non è colpa mia".
"Ora sembra che la modificheranno per il futuro, ma non credo sia la soluzione migliore, perché cambiando questa regola i piloti correranno più rischi, perché per me è stato facile venire a Jerez, prendere la penalità e fermarmi nel box. Questo dobbiamo evitarlo".
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Marquez si riferisce a un protocollo di penalità non datato che è stato diramato a tutti i team e ai piloti il 30 marzo, due giorni dopo che i commissari sportivi hanno rivisto la punizione dello spagnolo, in cui si afferma che "se il pilota non partecipa alla gara successiva a causa di un infortunio o di una malattia successiva e non correlata (non subita durante l'incidente stesso), allora la penalità si considera scontata e non viene rinviata a eventi successivi".
Il protocollo dice che questo serve a impedire che i piloti inizino una gara solo per scontare una penalità, causando così un pericolo per i concorrenti, ma Marquez pensa che accadrà il contrario.
"Ho letto che hanno cambiato, come la penalità che ricevi sarà per la prossima gara che corri se non ti fai male [per l'incidente per cui sei stato penalizzato]", ha aggiunto.
"Ma per me questo creerà solo una situazione come quella che si è verificata in passato, ad esempio quando [Luca] Marini l'ha fatto in Moto2".
"È normale, si creerà una situazione in cui i piloti saranno costretti a tornare indietro e si creerà una cattiva immagine, perché si farà la penalità e ci si fermerà nel box e basta. Quindi, devono trovare un altro sistema".
L'annullamento della penalità di Marquez arriva mentre i piloti e gli steward sono pronti a un incontro decisivo questo fine settimana per discutere delle incongruenze degli steward in questa stagione.
Alla domanda di Motorsport se ha fiducia nel processo di revisione della penalità dopo quanto accaduto con la sua penalità, ha risposto: "Non lo so. È quello che ho spiegato. Ho ricevuto la penalità nel GP di Portimao, che ovviamente è stata completamente compresa e che ho accettato perché ho commesso un errore. Ma era per il GP d'Argentina, ed era sul foglio che ho firmato, e quindi ho chiesto di nuovo ai commissari sportivi 'era per il GP d'Argentina' e mi hanno risposto di sì".
"Poi ho fatto l'intervento, ma per qualche motivo qualcuno ha cambiato questo documento. Non è stato un mio errore. Ma credetemi, la penalità peggiore è stata quella di rimanere a casa per tre gare di fila. È la peggior penalità che un atleta possa ricevere".
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