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MotoGP GP di San Marino

MotoGP | Marquez ora sogna il titolo: “Spingeremo fin quando sarà matematico”

Marc Marquez ha trionfato a Misano piegando Pecco Bagnaia in casa sua e, con il secondo successo consecutivo, si avvicina in campionato. Nonostante il pilota Gresini resti con i piedi per terra, non si nasconde più e sa di essere davvero in lotta per il campionato.

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Due gocce di pioggia che fanno la differenza: può dirlo forte Marc Marquez, che nell’afosa ma grigia domenica di Misano ha centrato il secondo successo stagionale, seconda affermazione consecutiva con la Ducati del team Gresini. Secondo l’otto volte iridato la pioggia è stata “un regalo dal cielo di Fausto”, ma anche senza volersi addentrare troppo nel romanticismo, si può dire che il pilota di Cervera ha sferrato la zampata del campione.

L’esperienza e la capacità di sfruttare le occasioni più strane sono state la chiave vincente di questo Gran Premio di San Marino, in cui Marquez ha approfittato della pioggia che ha sparigliato le carte al settimo giro andando in testa alla tornata successiva. Nella confusione di chi rientrava e di chi restava in pista guidando sulle uova, Marc ha avuto il guizzo che gli ha permesso di andare al comando e non lasciarlo più per tutta la gara.

“Sono stato il più furbo? Sì, forse anche più intraprendente”, ha spiegato il pilota Gresini. “In queste condizioni bisogna dare valore a quello che si fa, è un attimo cadere, ma sapevo che era il mio momento della gara. Penso che, dal cielo, Fausto Gresini abbia fatto cadere queste gocce di pioggia per consentirmi di portare questa vittoria, è stato il momento chiave per comandare la gara. Ma soprattutto, in testa alla gara siamo riusciti a tenere testa a Pecco e fare giri veloci in gara, questo ti dà ancora più fiducia per la vittoria”.

Marquez ha piegato Bagnaia a casa sua a Misano, relegandolo in seconda posizione nella gara del disastro di Jorge Martin, che ha sbagliato la strategia prendendo solo un punto. Così, Marc si avvicina in campionato, dove paga 53 dal leader Martin e 46 da Bagnaia: “Una settimana fa eravamo più lontani, ora siamo più vicini con questo risultato, ma continuiamo con la stessa mentalità. Se voglio lottare per il titolo, non posso commettere errori in prova, devo qualificarmi in prima, massimo seconda fila in griglia perché non possiamo sperare nelle goccette di pioggia ogni domenica”.

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Ieri abbiamo visto che avevamo ritmo, ma nella Sprint ho fatto quinto. Oggi, senza pioggia, avrei fatto quarto o quinto lo stesso. Siamo più vicini, sì, ma quelli che sono davanti 50 punti sono loro. Anche se sbagliano, sono avanti comunque 25 punti. Noi continueremo a spingere fino a quando non sarà tutto matematico, ma al momento questa cosa del titolo non mi ossessiona”, ha proseguito Marc, che però ora non si nasconde più e sa di poter sognare.

Questa seconda vittoria stagionale dà un’iniezione di fiducia al pilota di Cervera, che sente la fiducia ricrescere pian piano: “A me al momento non interessa dare un colpo psicologico agli altri, interessa darlo a me. Ho fiducia in me? Certamente, altrimenti non vincerei. Ma bisogna anche essere realisti. Sono 50 punti dietro a ben due piloti, che stanno sempre lì davanti. Se sbagliano restano davanti, io se sbaglio crollo. In questa stagione sto riacquisendo quella fiducia che ho perso in tre o quattro anni per i tanti infortuni. La sto costruendo e la vittoria della scorsa settimana mi ha dato una spinta, questa vittoria ancora di più. Vediamo se riusciamo a essere ancora così competitivi e lottare con i due galli della categoria, che attualmente stanno andando più veloci”.

“Non possiamo dimenticarci che è il primo anno con questa moto, con questo tecnico e con questo team. Sto scoprendo cose, magari in gare come Assen o Silverstone pensavamo di essere lontani, ma cambiando solo due o tre cose nella base e cominci ad andare forte. Se avessimo trovato queste cose prima, cosa avremmo potuto fare? Ma è un po’ la penalizzazione di questo primo anno, come ci sono stati alcuni zero in gara o in prove… Situazioni che non si ripetono al secondo anno”, ha spiegato il pilota Gresini, che sta familiarizzando davvero con la Ducati.

Non solo la moto, anche il team gioca un ruolo fondamentale e Marc ha lodato la squadra guidata da Nadia Padovani: “In Gresini hanno vinto tanto piloti, ma non lo dico io, lo dicono i numeri. Sono stati un trampolino per molti piloti. Penso che sia un team ben organizzato che può lottare per il mondiale. L’ho detto e lo ripeto, per essere un team satellite mi ha sorpreso moltissimo”.

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