MotoGP | Marquez: “Non darò consigli a Martin per il titolo, è un rivale"
Marc Marquez affronta la trasferta asiatica con tranquillità, consapevole di aver raggiunto già tutti gli obiettivi che si era prefissato all'inizio di questa prima stagione con la Ducati. Ma, pur tenendosi fuori dalla lotta per il titolo, il pilota Gresini non vuole dare consigli a Jorge Martin, ritenendolo un rivale pericoloso ora e in futuro.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Un anno fa a Mandalika aveva annunciato il suo storico (e per certi versi inaspettato) passaggio al team Gresini, mentre quest’anno Marc Marquez torna in Indonesia forte di due successi in sella alla GP23 ed è pronto a salire sulla moto della formazione Ducati ufficiale nel 2025.
Prima di vestire di rosso, il pilota di Cervera affronterà le ultime gare con la formazione di Faenza e lo farà con tranquillità, sapendo di aver già raggiunto gli obiettivi che si era prefissato a inizio anno: “La mia intenzione era fare un anno in crescita, ho già ottenuto il mio obiettivo che mi ero prefissato per questa stagione. Quindi continuerò a divertirmi. Questa sarà la chiave”.
“È chiaro che vuoi sempre di più, ma tutto quello che volevo l’ho ottenuto. Vincere una gara, una Sprint, podi, pole… Ora manca lavorare su ciò che costa più fatica, ovvero fare la differenza con la costanza. Il titolo? Posso dire di sì, ma continuo con il mio solito discorso. Mi manca qualcosa per lottare, perché quando dipendi dalle condizioni particolari o dalla pioggia, capisci che non hai tutto per poter lottare. L’abbiamo dimostrato a Misano 2, in un weekend normale abbiamo fatto quarti e mi mancavano quei due decimi che fanno la differenza”, ha spiegato Marc nel giovedì di Mandalika.
La gara in Indonesia sarà un bel banco di prova per l’alfiere Gresini, che fino ad ora non ha mai visto la bandiera a scacchi su questa pista. Marquez si presenterà al venerdì con diverse incognite, considerando che affronterà il weekend per la prima volta con la Ducati: “Non ho mai concluso la gara in Indonesia, nemmeno nel 2022 ero riuscito a farlo con la bruttissima caduta nel warm-up. Cercheremo di capire il nostro livello qui e l’obiettivo sarà la top 4”.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“Non è una delle mie piste preferite, ma comunque è un tracciato che mi piace e mi ha visto a un livello normale, non estremamente buono. Ma cercherò di capire come andrò con la Ducati. Se piovesse in uno dei tre giorni avremmo possibilità. Ma ho visto che non piove. Da venerdì girano tutte e tre le categorie e domenica la traiettoria avrà un grip normale”, sostiene Marc, tagliandosi fuori dalla lotta per la vittoria.
Nonostante l’otto volte campione del mondo continui a tenere un profilo basso, si presenta a Mandalika con 60 punti di distacco dal leader Jorge Martin. Ha ancora possibilità di lottare per il titolo? Marc sostiene di no, eppure nessuno lo taglia fuori dalla lotta e lo stesso pilota Gresini preferisce non dare consigli al connazionale che comanda la classifica: “Non gli darò alcun consiglio, non li darò ai rivali attuali e futuri. Questo significa che sto pensando al mondiale? No, ma Martin è un rivale attuale e uno dei futuri. Perché dare consigli a un avversario? Li do a mio fratello e basta”.
Proprio tra i due, è stato Marc il prescelto per andare nella squadra ufficiale dal 2025, tanto che Martin ha deciso di firmare con Aprilia per il prossimo anno. Così, il pilota di Cervera prova a spiegare i motivi che immagina possano aver portato i vertici di Borgo Panigale a scegliere lui e non il madrileno: “Ho provato a essere il più professionale possibile, dando il mio punto di vista con la prudenza ma con l’esperienza che ho in MotoGP”.
“Ma soprattutto rendere sulla base dei risultati, la prima parte di stagione è stata buona, poi c’è stato un inciampo in cui abbiamo faticato a trovare una base che mi facesse sentire a mio agio. Ora l’abbiamo trovata e siamo tornati vicini ai piloti vicini. Ma ci sono state gare in cui sono stato lontano. Chiaramente non devo rispondere io a questa domanda. Io ero predisposto ad andare al team ufficiale, provavo a lavorare nel modo migliore possibile per avere opzioni, ma la decisione l’hanno presa loro”, conclude.
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