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MotoGP | Marquez: “Nel migliore dei casi possiamo lottare per la top 5”

Marc Marquez scatterà dalla quarta fila nel Gran Premio di Francia dopo diverse difficoltà. Una caduta nelle FP4 gli ha tolto fiducia, ma non si sente pienamente a sui agio con la Honda. Per lo spagnolo un obiettivo ottimista sarebbe una top 5 in gara.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Non è ancora il Marc Marquez a cui siamo abituati il pilota che si presenta ai nastri di partenza del Gran Premio di Francia. Dopo lo spettacolare salvataggio in gara a Jerez che aveva fatto pensare a un ritorno del “Cabroncito”, il pilota Honda ha placato gli animi, smorzando gli entusiasmi di chi affermava che fosse tornato. Le difficoltà di Le Mans infatti hanno riportato alla realtà una situazione che continua a essere particolarmente difficile.

Il pilota Honda non è andato oltre la decima casella e scatterà così dalla quarta fila, un risultato che non è particolarmente in linea con i trascorsi dell’otto volte campione del mondo ma lo è con la situazione attuale, che lo vede faticare molto in termini tecnici. Marquez infatti è quasi sempre a caccia di un traino per poter trovare un buon crono e questa mattina ha seguito Fabio Quartararo, con cui si è stretto la mano a fine FP3 in segno di complicità e ringraziamento: “È vero che stamattina ho seguito Fabio, ma da solo i tempi venivano e la velocità c’era. Il disastro è stato nelle FP4, il feeling non era buono. Nel secondo run ho provato a trovare il modo per guidare, ma sono caduto per cercare di capire dove fosse il limite”.

Nella quarta sessione di prove libere infatti una scivolata ha compromesso il lavoro di Marquez, togliendogli fiducia e ottimismo: “Dopo la caduta il feeling era ancora peggiore. Anche in qualifica non era buono, ho solo fatto il massimo che potessi. Ho provato a mettere la morbida all’anteriore per capire se il feeling fosse migliore. Lo era, ma la gomma era troppo morbida. Abbiamo un buon passo ma non è sufficiente per lottare per la vittoria o per il podio”.

 

“Nel migliore dei casi, possiamo lottare per la quinta o sesta posizione. Alla fine bisogna ammetterlo, ogni volta che provo a essere più veloce e più vicino ai piloti davanti, cado o commetto qualche errore o faccio fatica perché cerco di guidare oltre il limite. Finire la gara in nona o decima posizione non sarebbe una sorpresa per noi, non è bello, ma è cosi. Honda sta lavorando sodo, ma qui in Europa, dove le piste sono più strette, fatichiamo di più”, ammette sconsolato Marquez.

Le difficoltà di Marc e Honda sono accentuate anche da un tracciato che non è particolarmente congeniale né al pilota né alla RC213V: “Qui a Le Mans si curva molto velocemente e si usa molto l’accelerazione. Invece siamo stati veloci su piste come quella del Qatar e dell’Indonesia, ma anche in Malesia (dove la MotoGP ha svolto i test invernali, ndr), che permettono di sfruttare tutta la pista. Le frenate forti sono i punti in cui fatichiamo di più. Sto cercando di capire come risolvere il problema e capire qual è la direzione da prendere per lo sviluppo, Pol sta andando in una direzione e io in un’altra. Dobbiamo capire qual è la direzione migliore per il futuro, ma anche io devo lavorare per migliorare per poter essere più competitivo, perché non sto guidando al meglio”.

 

I test di Jerez sono stati fondamentali per poter provare a trovare una quadra nella direzione da prendere e qualche accorgimento è stato fatto anche durante le sessioni di prove di questo weekend in Francia: “Ieri non ho provato niente, ma oggi abbiamo usato due moto differenti per capire in che direzione andare. Ma è stato solo per capire, una era la mia direzione, una era di un altro concetto. Ho capito subito quale fosse migliore per il mio stile di guida e per questa pista Erano simili, ma io mi sono sentito più a mio agio con quella più vicina a me. Alcuni piloti Honda hanno usato la nuova versione, potremmo usarla di più in futuro. La mattina mi sono trovato bene, ma nel giro veloce facciamo fatica a sfruttare al meglio le gomme. Con le gomme nuove miglioriamo di mezzo o un secondo, ma gli altri migliorano molto di più. Quindi dobbiamo capire come sfruttarle”.

Nonostante la condizione fisica sia decisamente migliore rispetto a qualche tempo fa, Marquez ancora non è al 100% della forma fisica. Il catalano cerca così di salvaguardare il più possibile le energie e per la gara di domani spera nella pioggia: “Fisicamente mi sento bene, ma non guido come voglio né nel modo giusto. Il venerdì devo salvare le energie, la FP3 è una delle sessioni più importanti del weekend. Poi in qualifica devo sopravvivere. Se sei nelle prime tre file, in gara puoi avere l’occasione di lottare per qualcosa di importante. Noi siamo in quarta fila, ma non siamo proprio lontani, vedremo. La gara sarà lunga, se sono fortunato pioverà un po’”.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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