MotoGP | Marquez: "Mi fido della Honda, stanno dando tutto"
Marc Marquez ha commentato la situazione della Honda in occasione di un evento di Estrella Galicia, ma ha parlato anche dell'evoluzione del suo braccio e dell'introduzione delle Sprint Race in MotoGP.
Nel 2023 Marc Marquez affronterà una stagione chiave della sua carriera sportiva. Dopo tre anni praticamente a vuoto a causa dell'infortunio al braccio destro, sembra che sia finalmente riuscito a recuperare completamente e vuole tornare a lottare per il titolo.
Sembrava che il 2022 sarebbe stata la sua stagione del, ma ben presto è stato chiaro che l'omero destro gli impediva ancora di guidare al 100%. Il dolore non si è attenuato e, in occasione del Gran Premio d'Italia, Marc ha preso la drastica decisione di scendere dalla moto e sottoporsi ad un quarto intervento chirurgico.
Questa operazione si è resa necessaria a causa della rotazione che l'osso aveva fatto sul suo asse, quindi è stato fratturato nuovamente per fare in modo che si saldasse in una posizione più naturale.
Dopo diversi mesi ai margini, Marc è rientrato al Gran Premio di Aragon, ritrovandosi presto nel gruppo di testa. Il pilota di Cervera ha chiuso la stagione con una pole position in Giappone ed un secondo posto in Australia, che gli hanno lasciato un ottimo sapore in bocca.
Ma l'otto volte campione del mondo non è ancora al 100%. Lo ha riconosciuto lui stesso in occasione di un evento organizzato da Estrella Galicia, uno dei suoi sponsor, tenutosi questa settimana.
Quando gli è stato chiesto se il prezzo per cercare di vincere con la RC213V stesse iniziando a diventare troppo alto, Marquez ha fatto riferimento a una delle frasi che lo contraddistinguono: "Dipende da cosa si rischia".
"Sta a voi decidere. Si guida una moto, non un animale. Se si dà gas, la moto va più veloce, mentre se si taglia il gas si va più piano. Il mio DNA è quello di rischiare sempre e di ottenere il massimo. Se avete qualcosa che vi aiuta, il rischio sarà minore. A Valencia si è visto: non c'era nulla in gioco, ma volevo sicuramente salire sul podio. Quando ho visto che si stavano allontanando da me, ho corso dei rischi fino a cadere. È il mio modo di intendere le corse", ha spiegato.
Proprio questa sofferenza e questo modo di intendere le gare saranno oggetto del documentario realizzato da Prime Video durante la stagione 2022, nella quale ha seguito il corridore, la sua operazione e il suo successivo recupero.
"Il documentario mostrerà il lato più umano di uno sportivo", ha detto. "Ho fatto un sacco di servizi sulla vittoria, sulla vittoria e sulla vittoria... come se fossi un supereroe, ma non è così. A volte ci sono momenti difficili".
"Abbiamo iniziato le riprese di quello che doveva essere il ritorno al top, ma poi è diventato completamente diverso. Non mi aspettavo di dovermi operare a metà stagione. E' l'esperienza di un pilota che è al top e, da un giorno all'altro, senza sapere perché, entra in un brutto sogno che sembra non finire mai".
Marquez "si fida" della Honda per la stagione 2023
Ancora una volta, e senza sorpresa, Marc ha dovuto affrontare domande sulla situazione della Honda. Il #93 non ha usato mezzi termini e ha riconosciuto che la RC213V 2023 non è al livello che si aspettava.
"Pretendete sempre il massimo dal vostro team e dal vostro marchio. Non dirò nulla di nuovo, ma il test di Valencia non è stato quello che mi aspettavo. Sono stato in Giappone per cinque giorni e ho avuto molte riunioni. L'intenzione da parte di Honda c'è, e sicuramente a febbraio arriverà qualcosa al test. Ma non va bene così, quello che si prova lì è quello che si avrà per tutto l'anno".
"Ma ho fiducia in Honda ed in tutto il team. La squadra è meravigliosa e sta dando tutto. Ora è necessario che la moto funzioni al meglio. La mia tranquillità è che quando sono tornato dall'infortunio ho fatto quattro buone gare, con alcune prime file e la velocità c'era. Ma la velocità non mi basta; per vincere bisogna anche avere costanza e ritmo, e più la moto ti aiuta più sarà facile".
Sui rischi nelle gare sprint della MotoGP: "Siamo pagati per questo"
Un altro tema dell'evento è stato quello delle nuove gare sprint che la MotoGP introdurrà il prossimo anno. I piloti della classe regina disputeranno una gara breve ogni sabato del calendario, il che comporta un cambiamento nel format del weekend: non ci saranno FP4 e, sebbene le sessioni di prove del venerdì saranno più lunghe, le FP3 del sabato saranno ridotte a 30 minuti.
"Sarà un nuovo format e dovremo adattarci. Nelle prove avremo meno tempo, il modo di affrontare il sabato e la domenica sarà diverso e fisicamente sarà più impegnativo. Questo format dovrà adattarsi alle esigenze delle squadre e dei corridori", ha detto Marc.
Alcuni piloti, d'altra parte, non erano molto contenti del programma del prossimo anno, e alcuni hanno sottolineato il rischio maggiore che correranno a parità di stipendio.
"Non è perché l'hanno cambiata che è un errore. Onestamente, siamo qui per correre; più gare e adrenalina ci sono, meglio è. Sì, c'è più rischio, ma è per questo che ci pagano", ha detto il veterano Marquez.
Il pilota di Formula 1 Carlos Sainz, anch'egli presente all'evento, ha condiviso l'opinione di Marc e ha colto l'occasione per lanciare una frecciatina all'amico a due ruote: "Mi piacerebbe vederti correre di più. 21 gare non sono niente".
"21 gare in moto non sono come stare seduti", ha risposto scherzosamente Marc, al quale Sainz ha repllicato con "voi correte per quaranta minuti, noi per un'ora e mezza".
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