MotoGP | Marquez: “L’errore della caduta mi ha distrutto il weekend”
Marc Marquez ha dato spettacolo nella Sprint di Misano, dove ha rimontato dalla nona alla quinta posizione finale sorpassando con grande autorevolezza gli avversari su una pista dove i sorpassi sono complicati. Tuttavia, la rimonta è frutto di un nuovo errore in qualifica, che l'ha portato a cadere rovinando l'intero fine settimana.
Caduta di Marc Marquez, Gresini Racing
Le sensazioni dopo il venerdì di libere erano buone e i presupposti per giocarsela con i piloti di testa c’erano tutte: Marc Marquez aveva già avvertito di non sentirsi in grado di lottare per la vittoria, ma il podio era un obiettivo realistico. Tuttavia, non ha fatto i conti con un errore in qualifica, che l’ha portato alla caduta quando stava completando un ottimo giro che gli avrebbe consentito di partire ben più avanti della nona posizione in griglia.
Lo sbaglio commesso il sabato mattina l’ha pagato nella Sprint di oggi, in cui non è andato oltre la quinta posizione grazie a un sorpasso all’ultimo giro ai danni di Pedro Acosta. Il pilota del team Gresini è stato comunque autore di una rimonta su una pista dove sorpassare è difficile, perciò sostiene che la progressione si possa leggere sia dal lato positivo che da quello negativo.
“Partire nono e finire quinto ha due letture: se sei ambizioso, parti nono e dici che quinto va bene perché è una pista dove è molto difficile sorpassare”, ha spiegato Marquez, che però vuole sempre di più. “Ma siccome io sono sempre autocritico, ho penalizzato, anzi, ho distrutto il mio fine settimana nella Q2. Con questo errore quando mancavano due curve alla fine del mio giro, mi sarei piazzato in seconda fila. Abbiamo compromesso le nostre opzioni sia nella Sprint che nella gara di domenica. Ma abbiamo limitato i danni con questo quinto posto”.
Ancora una volta, Marc ha sprecato un’occasione, commettendo un errore che gli costa caro in ottica gara. Partirà nono anche nella gara di domani e spiega così la caduta in Q2: “Sono uscito quasi otto chilometri orari più veloce dalla curva precedente e ho inclinato un po’ di più arrivando molto veloce. Tutto viene dalla curva precedente, perché nelle FP2 andavo con una gomma di 28 giri e poi, con la gomma nuova, cambiano completamente i riferimenti. Questo mi ha portato alla caduta”.
In gara però ha tirato fuori gli artigli, dando prova della propria tenacia e della voglia di rivalsa dopo l’errore in qualifica. Così, uno dopo l’altro, ha iniziato a sorpassare i rivali, ma qualcuno è stato più tosto da sopravanzare, come Brad Binder: "Quello è stato più difficile da sorpassare, è stato il sorpasso fatto senza che commettesse un errore. C’è stato un momento nel mezzo della curva in cui ho pensato ‘o fermo la moto o finiamo in Direzione Gara’ (ride, ndr). L’abbiamo fermata. È molto difficile il sorpasso che stavo provando a fare, ma ci siamo riusciti e chi va all’esterno ha sempre da perdere. Su questo circuito, con lo stesso ritmo, è molto difficile sorpassare e si può fare solo in questo modo”.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
A dare ulteriore spettacolo ci ha pensato Pedro Acosta, che si è difeso dagli attacchi di Marc Marquez, salvo poi doversi arrendere all’esperienza dell’otto volte campione del mondo, che all’ultimo giro ha sferrato l’attacco decisivo che gli ha consentito di prendersi la quinta posizione: “Quello è uno dei punti dove si va forte, penso che si arrivi anche a 250 km/h. Stavo preparando il sorpasso perché arrivavo un po’ più veloce di Acosta per poterlo fare alla Curva 14, ma ho visto il buco un po’ prima (tra le curve 11 e 12). Penso che lui abbia commesso un piccolo errore, si è mossa la moto e sicuramente ho dovuto togliere un po’ di gas. Ho approfittato e poi sono andato di esperienza per difendere la posizione”.
Nonostante l’errore in qualifica che l’ha costretto a limitare i danni, Marquez si ritiene soddisfatto di quanto visto durante il fine settimana. Velocità e buone sensazioni ci sono, pertanto il pilota Gresini si aspetta di continuare su questa linea per poter tornare a stare costantemente davanti e lottare con i piloti di testa sempre: “La cosa importante è che la velocità c’è e abbiamo un ritmo simile a quello dei primi quattro, ma questi piccoli errori sono quelli che vogliamo evitare da qui a fine stagione. Accadranno di nuovo, ma stavolta non doveva succedere. Ma la continuità dell’avere velocità, ritmo e buone sensazioni continua a esserci”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.