MotoGP | Marquez: “La vittoria a Misano? Questa non è la mia lotta”
A Misano, Marc Márquez continua a mostrare l'ottimo stato di forma visto ad Aragon che gli ha consentito di trionfare nelle due gare. Il pilota Gresini però spegne gli entusiasmi e si tira fuori dalla lotta per la vittoria.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez arrivava a Misano da dominatore assoluto del Gran Premio di Aragon e tutti si aspettavano una conferma anche sulla pista romagnola. Il venerdì ha dato ragione in parte a chi si aspettava che il portacolori Gresini fosse in grado di giocarsela con i piloti di testa, almeno nella battaglia del cronometro. Secondo in entrambe le sessioni di prove libere, ha guadagnato la Q2 diretta candidandosi come uno dei favoriti.
Tuttavia, l’otto volte campione del mondo spegne gli entusiasmi e ribadisce che il dominio assoluto mostrato ad Aragon non sia la rappresentazione della situazione reale. Il vero riferimento di Marc è l’Austria, dove, pur non avendo vinto, aveva mostrato un ottimo potenziale archiviando il weekend con ottime sensazioni: “Quello che cercavo oggi erano le sensazioni del Red Bull Ring, non quelle di Aragon. Quelle condizioni non erano reali, ma le sensazioni dell’Austria le ho trovate. Il sapore speciale viene dalle vittorie… Vado in pista sempre con la stessa intensità, ma con un’altra fiducia. Oggi, uno dei punti di concentrazione era non esagerare e non andare oltre quello che sentissi in qualsiasi momento. Ma siamo a Misano… Non è la mia lotta al momento”.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“Siamo praticamente nella stessa situazione: ci sono due piloti, che sono Jorge Martin e Pecco Bagnaia, che alzano l’asticella e continueranno a farlo nel corso del weekend. Non possiamo dimenticarci di Enea Bastianini e Franco Morbidelli, che stanno andando molto forte qui. Al momento siamo nella lotta per il podio, ma per la vittoria manca un po’. Dovrei essere più pulito e veloce nel T3, soprattutto nel tratto veloce tra le curve 11, 12 e 13. Il punto forte che ho normalmente, i famosi quattro gradi di inclinazione, ce l’ho anche qui, ma stavolta è controproducente. Poi quattro cosine che ci mancano, ma durante tutta la sessione mi sono sentito a mio agio e sono stato sempre davanti”, ha spiegato Marquez entrando nel dettaglio delle aree in cui sente che manca di più per arrivare a giocarsela con i primi.
Ciò che però infonde fiducia al pilota di Cervera è la consapevolezza di confermare un buon feeling. Lo sguardo di Marc va sempre all’Austria e, secondo lui, è proprio quello il vero metro di paragone anche in ottica consumo delle gomme: “Al Red Bull Ring avevamo una carcassa diversa, quindi se qui avessi avuto le stesse sensazioni dell’Austria, sarebbero state reali. Ad Aragon la pista era scivolosa, c’era stata la tempesta. Qui c’è stata la tendenza che ho avuto nelle ultime gare: mi sentivo meglio con cinque o sei giri sulla gomma che con il nuovo”.
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