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MotoGP | Marquez: “Il salvataggio? Ho sviluppato il sistema anti cadute sulla Ducati”

Marc Marquez scherza sul salvataggio spettacolare che abbiamo visto nelle libere di Mandalika, dove ha chiuso con il settimo tempo e la Q2 diretta. Il fantomatico "sistema anti cadute" che molti ritenevano avesse sulla Honda, "è stato montato sulla Ducati", ironizza l'alfiere Gresini, che a fine turno ha anche offerto un passaggio a Bagnaia.

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il venerdì del Gran Premio d’Indonesia ci ha lasciati con una certezza: le Ducati sono le moto da battere. Le Desmosedici hanno monopolizzato la top 5, ma è la GP24 a farla da padrona, con i primi quattro a fare la differenza con la versione più aggiornata. Chi ha la GP23 è ancora una volta costretto a rincorrere, ed è il caso di Marc Marquez, che su una pista a lui poco congeniale è comunque riuscito a trovare una quadra conquistando la Q2 diretta.

Settimo al termine delle decisive prove del venerdì pomeriggio, l’otto volte campione del mondo ha sottolineato quanto non solo le Ducati di quest’anno siano un passo in avanti, ma che sta pagando anche da Marco Bezzecchi, quinto con la sua stessa moto. Le difficoltà su questa pista si fanno notare e il pilota Gresini non ne fa mistero: “È una pista dove in passato ho faticato molto, pensavo che quest’anno mi sarebbe costato meno adattarmi, ma ho faticato più che su altre piste”.

“Le GP24 davanti? Non solo loro, avevo anche la GP23 di Marco Bezzecchi. Ho un punto abbastanza debole nel T2 che mi sta costando più del normale. Sto perdendo moltissimo, ma soprattutto non sono in grado di sfruttare la gomma nuova. Dall’usata alla nuova tolgo due decimi, mentre le altre Ducati ne tolgono quasi quattro o cinque. Proverò a migliorare questo punto per essere più vicino alle GP24, ma ancora una volta sono davanti a tutti, soprattutto Enea Bastianini e Jorge Martin”, spiega il pilota di Cervera.

 

Le difficoltà incontrate nel venerdì di Mandalika sono state palesi anche dalla manovra che gli abbiamo visto fare: nelle prove pomeridiane, Marquez è stato autore di un salvataggio incredibile come gli vedevamo fare qualche anno fa in sella alla Honda. Segno che è tornato ad essere il Marc che tutti conosciamo, è vero. Ma anche sintomo di difficoltà, come conferma lui stesso: “Penso che il salvataggio sia l’immagine della giornata. Era da tanto tempo che non ne facevo una così! Come diceva molta gente all’epoca, in Honda avevo un sistema anti cadute e ora me l’hanno montato sulla Ducati (ride, ndr). Ora il sistema speciale che avevo prima è stato sviluppato da Ducati e comincia a funzionare”, afferma proseguendo lo scherzo, prima di tornare serio. “Come dicevo quando ero in Honda, questi salvataggi sono spettacolari, ma sono anche un segnale del fatto che sono scomodo”.

A fine turno, in difficoltà si è trovato Pecco Bagnaia, rimasto senza benzina e costretto a chiedere aiuto per tornare ai box. Sul suo cammino si è imbattuto proprio Marc Marquez e i due futuri compagni di squadra hanno percorso la pista fianco a fianco, con il pilota Gresini che consentiva al campione in carica di sorreggersi alla sua moto per procedere. L’immagine ha suscitato sorrisi anche perché non è stata usata la pedana (che solitamente è l’appoggio più semplice in questi casi), ma Pecco si teneva al braccio di Marc o al suo cupolino, rendendo la scena divertente.

“Pecco è rimasto senza benzina davanti a me e ho visto che alzava la mano, così l’ho aiutato”, spiega Marquez. “Capisco che sia un’immagine particolare perché è il mio futuro compagno di squadra e tutto il resto. Ma quando passi la linea del traguardo, la rivalità passa in secondo piano e, se puoi aiutare qualcuno a non rimanere fermo in mezzo alla pista con il caldo che fa, lo aiuti. Io cercavo la pedana dall’inizio, che è la cosa più facile, ma lui non toglieva il piede. Non ci siamo capiti al meglio”.

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