MotoGP | Marquez: "E' solo una Sprint, voglio finire i 1042 giorni domani"
Il pilota del Gresini Racing è ovviamente soddisfatto della sua prima affermazione in una Sprint ed in sella alla Ducati ma, con l'ottimo stato di forma mostrato nel weekend di Aragon, l'obiettivo è già mirato a provare ad interrompere effettivamente l'astinenza di oltre 1000 giorni vincendo anche il Gran Premio vero e proprio.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La maledizione dei 1042 giorni è finita per Marc Marquez, o almeno quasi secondo il diretto interessato. Sono tanti quelli passati dalla sua ultima affermazione in MotoGP, avvenuta a Misano nel 2021, ed è un numero impressionante se si pensa che parliamo di quello che è stato l'assoluto dominatore della categoria dal 2013 al 2019.
Un'astinenza dovuta prima al grave infortunio al braccio destro rimediato a Jerez nel 2020 e poi ad una Honda che ha perso la via della competitività. Con il suo passaggio alla Ducati, seppur su una "vecchia" GP23 del Gresini Racing, tutti si sarebbero aspettati che la sua astinenza sarebbe terminata molto rapidamente. Invece il #93 ha dovuto aspettare il 12° round della stagione, al Motorland Aragon, e per adesso la festa è a metà, perché il successo è arrivato nella Sprint.
In questo fine settimana, però, l'otto volte campione del mondo è sembrato davvero senza avversari fin dai primissimi giri del venerdì e lo ha confermato sia in qualifica, con la pole position, che in una Sprint che ha comandato dall'inizio alla fine, presentandosi sul traguardo con un ampio margine sul nuovo leader iridato Jorge Martin. Secondo Marc però il lavoro va completato domani, mettendo davvero fine alla "maledizione" con la vittoria di un GP vero e proprio.
"Nel mio team erano tutti euforici, ma io gli ho detto che è solo una Sprint. Loro però mi hanno detto che è un punto di partenza. E' la mia prima vittoria in una Sprint ed è un passo importante. In Austria avevo già avuto un buon weekend a livello di feeling, e qui ci siamo ripetuti. Ma domani è la giornata più importante: i 1042 giorni li dobbiamo finire domani, ma sappiamo che se la pista sarà in condizioni migliori, Bagnaia e Martin saranno più vicini. Quindi sono contento, ma concentrato: voglio finire il lavoro domani", ha detto Marquez ai microfoni di Sky Sport MotoGP.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Finora sul saliscendi spagnolo è sembrato davvero di un'altra categoria, quindi gli è stato domandato qual sia la chiave che gli sta permettendo di risentire molto meno dei suoi avversari di un nuovo asfalto che offre poco grip, soprattutto sull'anteriore.
"E' un mix di fattori: è una pista che mi piace, con tante curve a sinistra, ed abbiamo trovato un asfalto che ieri sembrava molto buono, ma stanotte ha piovuto sabbia, quindi stamattina era molto sporco e si scivolava tantissimo. Una delle cose su cui faccio fatica quest'anno è quando il posteriore spinge sull'anteriore, ma con questa pista più scivolosa non lo sento e quindi riesco a guidare in maniera molto semplice. E' una delle cose che dobbiamo capire le prossime gare e specialmente per il prossimo anno", ha spiegato Marquez.
Con la vittoria di oggi, il pilota di Cervera si è riportato a 75 punti dalla vetta della classifica iridata, ma secondo lui è ancora presto per parlare di una sua candidatura alla corsa al titolo: "Mi piacerebbe poter dire di sì. Ma un weekend non fa un Mondiale. Intanto vediamo di finire al meglio il fine settimana, poi dobbiamo cercare la costanza che hanno Bagnaia e Martin. Mi piacerebbe essere come Pecco, che magari fa fatica un weekend, ma poi va forte per altri dieci. Questo è quello su cui dobbiamo lavorare, ma siamo ancora un po' lontanti. Però di gara in gara impariamo e proviamo a lottare con loro".
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