MotoGP | Marquez avverte Mir e Rins: con Honda bisogna convivere con le cadute
Joan Mir con HRC e Alex Rins con LCR iniziano oggi la loro avventura con la Honda, una moto che "dovete far cadere se cercate il limite", ha avvertito Marc Marquez.
Due dei principali cambi di casacca per la stagione 2023 sono stati obbligati dall'inaspettata decisione della Suzuki di lasciare il Campionato del Mondo MotoGP, lasciando senza moto due dei piloti più brillanti della griglia: il Campione del Mondo 2020 Joan Mir ed Alex Rins, che ha chiuso la stagione con le vittorie in Australia e a Valencia.
Da martedì, sia Mir che Rins saranno in sella ad una RC213V per il marchio dell'ala dorata, il primo nel team ufficiale Repsol, mentre Alex correrà per il team satellite LCR, dove spera di poter contare sullo stesso materiale dei piloti ufficiali.
Alla Honda, le cose vanno per conto loro da anni. Marc Marquez è l'unico pilota in grado di andare forte su questa moto da molto tempo, anche se nel box HRC ci sono stati piloti di provata qualità. La moto è diventata ingestibile e da oggi Mir e Rins cercheranno di contribuire con la loro esperienza per cercare di migliorarla, anche se gli ingegneri di Tokyo sono assolutamente concentrati a seguire le indicazioni della #93.
Proprio il sei volte campione della MotoGP, tra il 2013 e il 2019, con la Honda, ha parlato a Motorsport.com dei nuovi acquisti introdotti dal marchio. "Penso sempre che i piloti che passano alla Honda siano veloci. Se fanno fatica, allora ho già vinto", ha detto Marc in Malesia.
"Non puoi aspettarti che non siano forti, perché se poi lo sono ti prendono alla sprovvista. Ci sono due grandi piloti in arrivo: uno che sta vincendo delle gare e l'altro che è un campione del mondo", ha aggiunto.
La Honda non ha rinnovato il contratto di Pol Espargaro dopo due anni molto difficili per il pilota di Granollers nel team ufficiale, mentre Alex Marquez, di fronte alla mancanza di interesse, ha trovato il modo di unirsi al team Gresini per guidare una Ducati.
Alla Honda hanno optato per la coppia Suzuki, libera e di enorme qualità. "Non sarà a causa dei piloti. Ma la Honda è una moto diversa. Finora, tutti quelli che l'hanno guidata hanno sofferto", ha ricordato Marc.
"La Honda è una moto con cui se vuoi trovare il limite devi cadere, ed è qui che la fiducia e la fortuna devono aiutarti. È necessario avere molta fiducia in se stessi, in modo che le cadute non compromettano la tua sicurezza, e fortuna, per non subire infortuni. È un messaggio realistico, non mi sto inventando nulla. Guardate le statistiche", ha suggerito il #93.
Una volta esaminati, i risultati mostrano che Marquez, in dodici Gran Premi quest'anno, ha subito 18 cadute, mentre Pol Espargaro ed Alex Marquez sono caduti 21 volte ciascuno. Takaaki Nakagami, che ha saltato la parte finale della stagione, è caduto 12 volte e Stefan Bradl sei volte.
Di contro, Mir (11) e Rins (7) hanno lo stesso numero di cadute di Marc quest'anno, e meno della metà se si confrontano quelle dei due piloti HRC (39) e dei due piloti Suzuki (18).
Non testerà la moto definitiva
Per quanto riguarda il test ufficiale della MotoGP a Valencia, la Honda porterà una versione della RC213V 2023 che ha già testato sul circuito di Jerez questo fine settimana con il collaudatore Stefan Bradl.
"La Honda ha testato la moto che proverò martedì a Jerez. So che ha un nuovo telaio, ma non ho molte altre informazioni sul motore. Penso che sia un passo avanti, ma non quello definitivo", ha detto il pilota di Cervera.
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