MotoGP | Marc: “La gente legge il cognome Marquez e mischia tutto”
Marc Marquez commenta l'incidente tra Alex e Pecco Bagnaia di domenica scorsa ad Aragon, difendendo suo fratello dalle accuse del campione in carica, ma cercando anche di capire lo stato emotivo del pilota Ducati Lenovo. Ciò che però condanna è il giudizio di chi mischia se stesso e Alex solo per il cognome che portano.
Marc Marquez, Gresini Racing, Alex Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
L’incidente tra Pecco Bagnaia e Alex Marquez è stato uno dei grandi temi di discussione della domenica di Aragon. Le polemiche sono scemate solo oggi, quando il campione del mondo in carica ha chiesto scusa pubblicamente al pilota Gresini per le parole dure usate contro di lui dopo la gara. La discussione è stata archiviata, ma solo dopo aver sentito l’opinione di Marc Marquez, che domenica ha ritrovato il successo dopo un digiuno da 1043 giorni e non aveva avuto modo di commentare l’accaduto fino a oggi, quando il paddock è tornato a riunirsi per il Gran Premio di San Marino.
Nel giovedì di Misano, l’otto volte campione del mondo ha detto la sua non solo sull’incidente, ma sulle parole di Bagnaia, difendendo suo fratello e la sua integrità morale: “Per me chiarire era necessario e comprensibile quello che è successo domenica. Mi ci sono trovato in questa situazione, è molto difficile sapere che hai perso punti in campionato. Hai molta tensione e vai a parlare con i giornalisti: molte volte si dicono cose a caldo che poi rettifichi”.
“Poi ognuno resta della sua opinione e questo si deve rispettare. Ma le parole usate devono essere corrette perché non si sa mai cosa succederà il giorno dopo. Alex era indignato, perché se ti accusano di aver buttato giù un pilota di proposito non lo accetti. Tutti sappiamo quello che ci giochiamo in pista, era arrabbiato per questo. Non è mai stato un pilota problematico, la gente legge il cognome Marquez e mischia tutto, ma io sono io e lui è lui. Non mi sembra giusto che venga accusato”, ha affermato Marc, che non accetta l’idea che i due fratelli possano essere considerati come un’entità unica.
Francesco Bagnaia, Ducati Team, incidente con Alex Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Nessuno si è risparmiato nel commentare l’episodio di domenica scorsa, ma i più feroci sono stati i cosiddetti “leoni da tastiera”, che si sono scagliati contro Alex Marquez: “Per me quelli che ti insultano sui social, spesso sono gli stessi che ti incontrano e ti chiedono una foto… E questa cosa l’ho verificata. Per me dietro uno schermo tutti sono valorosi, ma noi siamo sufficientemente maturi per capirlo. Si mischiano cose che non hanno niente a che vedere. Mio fratello era all’interno, non l’ha visto perché altrimenti non avrebbe mai cercato il contatto. Pecco è stato ottimista pensando di averlo già sorpassato”.
Quanto avvenuto ad Aragon influenzerà il rapporto tra Marc e Bagnaia, che condivideranno il box il prossimo anno? Secondo il pilota di Cervera non sarà così: “Dentro al box l’ambiente deve essere buono e la rivalità deve essere sana. Questo fa crescere il livello di competitività. Poi in pista ognuno va per i suoi interessi, ma nel box saremo un team che lavorerà per avere una moto sempre più competitiva in modo tale che se non vince uno, vincerà l’altro”.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Prima di proiettarsi verso il 2025, Marquez pensa a terminare in gran forma questa stagione, in cui è tornato a vincere dopo quasi due anni. Con il successo di domenica, Marc è tornato in terza posizione nella classifica generale, ma non si vede ancora pronto a insidiare i due contendenti al titolo: “L’ho detto prima di Aragon: sono convinto che se non sarà quest’anno, la vittoria arriverà l’anno prossimo. Vedevo che ero sempre più vicino, se non succedeva una cosa ne succedeva un’altra. Ma l’obiettivo è un altro, è continuare a crescere”.
“Abbiamo vinto? Sì, ora dobbiamo cercare la costanza per preparare bene l’anno prossimo, che è la differenza che ti fa lottare o meno per il mondiale. Un fine settimana non cambia la tendenza di un anno. Può influire sull’atteggiamento, ti può aiutare e dare più fiducia, ma la tendenza è che ci sono piloti che vanno più forte. Se posso finire a -100 punti è meglio che finire a -50. Per il mondiale, non mi vedevo in lotta ad Aragon e non mi ci vedo qua”, ha concluso Marquez.
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