Se l'obiettivo dei nuovi regolamenti era quello di regalare un grande spettacolo, beh stavolta bisogna dire che la
Dorna ci ha visto davvero lungo, perchè il
Gp del Qatar è stata probabilmente una delle gare più belle degli ultimi quattro o cinque anni, ragalando sorpassi a raffica tra i protagonisti e grandi colpi di scena.
Quando poi a contendersi la vittoria sono una leggenda come
Valentino Rossi ed il suo erede designato
Marc Marquez è normale che le emozioni possano essere amplificate all'ennesima potenza. A spuntarla è stato per l'ennesima volta il campione del mondo in carica della
Honda, ma questo secondo posto pesa come un macigno per il morale del
"Dottore", che ora ha la certezza di aver trovato la strada giusta per competere al vertice con la sua
M1.
Dopo aver visto valori molto incerti nelle qualifiche, in gara si è tornati alla normalità con le
"Factory" a fare da padrone, ma questo non vuol dire che non ci siano state subito delle grandi sorprese. Dalla seconda fila
Jorge Lorenzo ha infatti avuto uno scatto felino ed ha portato subito al comando la sua
Yamaha. Il suo "regno" però è durato davvero poco, perchè lo spagnolo ha chiesto troppo alle sue gomme ancora fredde ed è finito ruote all'aria ancora prima di completare il giro di apertura.
E' stata quindi la volta di
Stefan Bradl di prendere il comando delle operazioni davanti a
Marquez, mentre più indietro
Rossi piano piano iniziava a risalire la china dopo aver preso il via dalla decima posizione. Anche per
Bradl però il sogno di lottare per la vittoria è sfumato a circa un terzo di gara, quando è caduto dando via libera proprio al tandem composto da
"El Cabronsito" e dal pesarese.
Valentino ha provato a prendersi anche la testa della corsa poco prima di metà gara, ma
Marquez è rimasto nella sua scia come un'ombra e ad otto tornate dalla bandiera a scacchi lo ha ripassato con una staccata da brividi alla prima curva. Finita qui? Assolutamente no, perchè i due hanno regalato un penultimo giro veramente da "Guerre Stellari" con sorpassi e controsorpassi a raffica con lo spagnolo ad avere la meglio sotto al traguardo.
Nell'ultimo giro poi
Marc non ha permesso mai a
Vale di avvicinarsi abbastanza da tentare un attacco, involandosi verso una vittoria su cui forse avrebbero scommesso in pochi: non bisogna dimenticare, infatti, che arrivava a
Losail con appena tre giorni di test sulle spalle e reduce dalla frattura del perone destro rimediata in allenamento. Ancora una volta quindi il più giovane campione del mondo della storia ha stupito tutti. Felicissimo per questo risultato anche
Valentino Rossi comunque, perchè arrivare secondo partendo dalla quarta fila è davvero un risultato importante, soprattutto con tutte le difficoltà incontrate nel corso del weekend.
Veniamo ora agli altri: detto del ko di
Lorenzo, Dani Pedrosa è riuscito a salire sul gradino più basso del podio nonostante una gara non particolarmente esaltante. Il veterano della
Honda nel finale ha potuto approfittare anche delle cadute di
Alvaro Bautista e di
Bradley Smith, che hanno provato a contendergli il piazzamento sul podio davvero a lungo. Per entrambi quindi il dispiacere è grande, perchè è stata sicuramente una delle gare migliori della loro carriera, ma hanno finito per sprecare una grande occasione.
Forse non è arrivato nel modo in cui avrebbe sperato, visto che ha sfruttato soprattutto i ritiri, ma il quarto posto finale di
Aleix Espargaro è davvero un risultato da incorniciare per lui e la sua
Forward Yamaha "Open", perchè alla fine è riuscito a mettersi dietro le due
Ducati di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow (rimasto probabilmente senza benzina nel finale). Anche nel box di Borgo Panigale comunque possono essere soddisfatti, perchè il distacco dai primi è calato davvero in modo sensibile rispetto alla prima gara dello scorso anno (appena 12" per Dovi).
Una pacca sulla spalla se la merita anche
Scott Redding, settimo alla bandiera a scacchi all'esordio, ma soprattutto primo delle
Honda RCV1000R "Open", davanti ad un pilota espertissimo come
Nicky Hayden. Obiettivo centrato quindi per il britannico del
Team Gresini, che fin dai primi test ha sempre detto di volersela giocare con l'americano. Peccato invece per
Andrea Iannone, caduto nelle prime fasi quando era in quarta posizione: il portacolori della
Ducati Pramac è comunque rientrato in gara, chiudendo decimo dietro all'altra
Forward Yamaha "Open" di Colin Edwards. Ritirato, infine, il rookie
Pol Espargaro, fermato da un problema al cambio della sua
Yamaha.
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