MotoGP | Lorenzo a Pecco: "Non far arrabbiare il tuo nemico"
Il cinque volte campione del mondo ha commentato l'esultanza del pilota della Ducati, che si è portato la mano all'orecchio come dire "non sento" dopo la vittoria di Mandalika. Secondo lui dovrebbe evitare questi gesti, perché il Mondiale è ancora lungo e anche perché ritiene che il successo sia stato un regalo di Martin, che però ha commesso un errore pesante: "Potrebbe costargli il campionato".
Domenica, appena terminato il Gran Premio d'Indonesia, Gigi Dall'Igna ha definito il duello per il titolo iridato tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin "una guerra fratricida". Il direttore generale di Ducati Corse ha centrato il punto perché, anche se i due non sono compagni di squadra, dispongono però di due Desmosedici GP completamente identiche.
Se c'è uno che se ne intende di queste situazioni, è senza ombra di dubbio Jorge Lorenzo. Il maiorchino le ha vissute sulla sua pelle, dividendo per tanti anni il box con una leggenda come Valentino Rossi, quindi sa bene cosa vuol dire giocarsela alla pari con un altro campione, ma soprattutto che tipo di situazioni può venire a creare quando la tensione raggiunge l'apice.
Ovviamente tutti si augurano che rimanga una battaglia limitata alla pista e che non abbia strascichi e polemiche come quella che ha avuto per protagonisti lui ed il "Dottore" nel 2015. A Jorge però non è piaciuta l'esultanza di Bagnaia subito la vittoria di Mandalika.
Appena tagliato il traguardo da vincitore, dopo aver sfoderato una grande rimonta dal 13° posto in griglia (erano 17 anni che nessuno si imponeva sull'asciutto prendendo il via dalla quinta fila), si è portato la mano all'orecchio, come a dire "non sento". Un gesto che poi ha ripetuto anche quando è salito sul podio, aggiungendo poi nelle interviste: "Ci sono momenti in cui la gente parla troppo. È meglio lasciare che le cose accadano, e parlare dopo".
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Chiaramente una risposta ai tanti che, soprattutto sui social media, lo avevano criticato dopo la batosta di sabato, quando dopo l'ottavo posto si era visto scavalcare nel Mondiale da Jorge Martin, che invece si era portato a casa la sua quarta gara breve consecutiva.
"Questi gesti non vanno. Non fare arrabbiare la bestia, non è ancora finita. Mantieni calmo il tuo nemico, non farlo incazzare", ha detto Lorenzo, che nel fine settimana era impegnato nel suo ruolo di commentatore televisivo per DAZN in Spagna.
Anche perché, secondo il cinque volte campione del mondo, è stato più Martin a gettare via la corsa, cadendo quando aveva quasi tre secondi di vantaggio, che non Pecco a fare un'impresa.
"Non so cosa farei io, ma per lui sarebbe intelligente mantenere un profilo basso. Ha avuto un po' di fortuna per il fatto che Martin abbia commesso quell'errore. Bagnaia non ha vinto la gara, Martin l'ha persa".
Jorge poi ha commentato anche l'errore del suo omonimo: "Ha avuto un eccesso di fiducia. Non aveva bisogno di spingere così tanto. Avrebbe dovuto rallentare almeno di un paio di decimi, per poi spingere un po' di più se lo avessero ripreso, ma non doveva esagerare. Doveva gestirla meglio, questo potrebbe costargli il campionato".
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