MotoGP | Lo scarso show sotto accusa dopo la gara di Misano
La mancanza di sorpassi e di spettacolo in pista della MotoGP è stata ancora una volta messa sotto accusa dai piloti più importanti dopo il Gran Premio di San Marino, disputato a Misano.
Il weekend di Misano dello scorso fine settimana ha visto la stessa identica classifica nelle prime quattro posizioni sia nella Sprint che nella gara di domenica, con Jorge Martin che ha preceduto Marco Bezzecchi, Pecco Bagnaia e Dani Pedrosa, presente come wild card. In entrambe le gare, c'è stato un solo sorpasso tra i primi tre, quando il portacolori VR46 ha passato Bagnaia prendendosi il secondo posto, anche se la sua mossa è stata il risultato di un lungo del campione in carica.
Questo ha portato a critiche da parte di diversi piloti per la mancanza di spettacolo che sta avvolgendo la MotoGP, accusata più volte in questa stagione per l'aumento dello sviluppo aerodinamico, per i dispositivi di altezza di guida e per le controverse regole sulla pressione degli pneumatici. Marc Marquez, che nel 2019 è stato coinvolto in un duello all'ultimo giro con Fabio Quartararo che ha visto sei sorpassi per la testa della corsa, ha a lungo criticato l'attuale regolamento.
Quando gli è stato chiesto se le gare di Misano fossero ormai la norma nella MotoGP, Marquez, settimo la domenica, ha risposto: "Certo, ma non è una novità. Se si tratta di un circuito grande con lunghi rettilinei, con la scia è possibile effettuare più sorpassi. Ma in questo circuito le cose sono due: si sorpassa come Brad Binder, con sorpassi tutti al limite, ma molto buoni ed era impressionante da vedere perché è difficile”.
Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"Quindi, o si sorpassa in questo modo o è impossibile sorpassare. Ad esempio, negli ultimi tre giri stavo girando in 1m33.0s e Luca Marini arrivava in 1m32s. Mi sono limitato a difendere e per lui era impossibile superare. Quindi, alla fine, con l'aerodinamica...è il regolamento fino al 2027, dobbiamo andare avanti. Le regole lo consentono, quindi tutti devono andare in quella direzione”, prosegue il pilota Honda.
Aleix Espargaro che ha lottato fino al 12° posto nel Gran Premio di Misano dopo un pessimo giro iniziale, ha in parte incolpato la stretta configurazione di Misano per la mancanza di sorpassi, ma ha anche osservato che le moto moderne non sono più adatte a queste piste. "Credo che sia colpa del tracciato", ha detto Espargaro. "Questa pista è molto, molto piccola, come un kartodromo, con molto grip. Per come è la MotoGP adesso, con un'elettronica molto buona, con le ali, è quasi impossibile sorpassare”.
"Ero dietro a Luca Marini, stava guidando molto bene”, racconta il pilota Aprilia, “Alex Marquez, Johann Zarco, gli altri piloti davanti erano molto più lenti di noi, ma non siamo riusciti a superarli. In piste come questa è molto difficile. Ci sono circuiti senza aderenza, circuiti con molta aderenza e circuiti piccoli come questo. Dobbiamo correre ovunque, ma non mi piacciono questi tipi di circuiti perché non c'è spettacolo. È molto noioso, molto piccolo. È anche vero che con questo tipo di moto servono tracciati più grandi. Queste moto hanno molta deportanza, sono molto veloci in curva, quindi in circuiti piccoli come questo è impossibile sorpassare”.
Jorge Martin, che ha fatto doppietta a Misano, non è dello stesso parere e ritiene invece che nelle piste più strette i piloti debbano semplicemente fare meglio in qualifica per poter ottenere risultati importanti: "Penso che questa sia una pista dove è difficile sorpassare, ma ci sono dei punti per farlo. Quando la gara è così veloce, come abbiamo fatto noi primi tre, è molto difficile perché siamo tutti in fila e mi sembra che siano stati 27 giri di spinta ad ogni curva. Mi sembra che questa sia più difficile. Sicuramente se la gara fosse più lenta, sarebbe più facile sorpassare. Ma sicuramente non è la pista migliore per i sorpassi, ma ci sono tracciati in cui bisogna giocare le proprie carte e fare meglio in qualifica per stare davanti".
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