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Ippolito: "Le parole e le azioni hanno conseguenze"

Il presidente della FIM ha scritto una lettera aperta per commentare i fatti di Sepang tra Rossi e Marquez

Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

L'incidente di Sepang tra Marc Marquez e Valentino Rossi ha fatto discutere tantissimo negli ultimi giorni e stupisce quindi che sia arrivata solo ieri la lettera aperta del presidente della FMI Vito Ippolito, che ha voluto dire la sua sui fatti accaduti in Malesia. Di seguito ve la riproponiamo integralmente:

I recenti avvenimenti sulla lotte per il titolo mondiale FIM MotoGp 2015 hanno avuto un effetto dannoso sullo spettacolo delle nostre competizioni e avvelenato l'atmosfera intorno allo sport. Ci stiamo allontanando dalla tradizione di sportività che orgogliosamente fa parte del patrimonio del motociclismo.

Ogni individuo ha il diritto di esprimere le proprie idee. Ma le parole e le azioni hanno sempre delle conseguenze. Ogni individuo deve assumersene la responsabilità.

I piloti, in primis, devono essere consapevoli di questo. Ognuno di loro ha migliaia di appassionati che seguono le loro gesta in pista e ascoltano quello che dicono fuori pista. Per questo motivo, noi li guardiamo, non solo in questo Campionato, ma in tutte le nostre discipline, per impostare il miglior esempio di ciò che il nostro sport dovrebbe e aspira ad essere.

Questa responsabilità è condivisa anche dalle persone che costituiscono i rispettivi entourage, a cominciare dai team e dagli sponsor. Quali che siano le ragioni e i torti della questione, se qualcuno alimenta inutilmente delle polemiche su eventi o decisioni in maniera del tutto errata, sta creando un danno allo sport, a scapito di tutta la nostra comunità e tutte le cose buone che abbiamo offerto sempre.

I piloti, le squadre, i costruttori e gli sponsor dovrebbero non solo rispettare le regole ma devono accettare le decisioni dei funzionari, qualunque esse siano. In caso contrario, stanno contribuendo all'anarchia e minando lo sviluppo futuro del nostro sport.

A nome della FIM e di tutti coloro che fanno del loro meglio per far sì che si giunga ad una felice conclusione di questo Campionato, esprimo la speranza che al prossimo e ultimo round di Valencia i piloti si sfideranno in pista, rispettando pienamente lo spirito del fair play.

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