MotoGP, Le Mans: Petrucci torna a vincere sotto alla pioggia
Il ducatista centra il suo secondo successo in una gara ad eliminazione. Primo podio, meritato, per Alex Marquez. Dovizioso è quarto e accorcia la classifica, con gli altri big tutti indietro. Terzo zero di fila per Rossi, che cade alla prima curva.

Danilo Petrucci ha sempre avuto un rapporto speciale con il tracciato di Le Mans. Negli ultimi due anni era sempre salito sul podio, ma oggi il pilota di Terni si è regalato di più, andando a prendersi una bellissima vittoria, la sua seconda in carriera, in una gara resa ad eliminazione dalla pioggia caduta proprio pochi istanti prima del via.
"Petrux" è riuscito a mettere una grande pezza ad una stagione fin qui davvero complicata, trovando anche il modo di salutare nel migliore dei modi la Ducati, che lascerà alla fine dell'anno dopo una lunga storia d'amore.
La pioggia, arrivata proprio quando stava per partire il giro di ricognizione, ha imposto una procedura di Quick Restart e dopo una breve parentesi con Jack Miller davanti a tutti, è stato quasi subito Danilo ad andare ad imporre il proprio ritmo davanti a tutti, seguito dalle altre due Desmosedici GP dell'australiano e di Andrea Dovizioso.
Nei primi giri della corsa le Rosse hanno dato la sensazione di poter scappare, ma da dietro ha ricominciato a salire come una furia la Suzuki di Alex Rins: nello spazio di appena quattro passaggi, infatti, lo spagnolo si è riportato da 16esimo in griglia a quarto, facendo capire subito di avere tutte le carte in regola per andare a riprendere le Ducati. Considerato anche il fatto che lui montava due gomme medie da bagnato a differenza di chi lo precedeva.
Una volta ricongiunto con le Ducati, ha trovato però un grande ostacolo in Jack Miller, che ha risposto colpo su colpo a tutti i suoi attacchi. Il punto di rottura della gara è arrivato poi a 9 giri dal termine, quando Dovizioso ha attaccato Petrucci e Rins ha provato ad infilare entrambi i ducatisti alla curva 9 approfittando del loro duello.
Un attacco che ha permesso a Petrucci di prendere un piccolo margine, facendo perdere terreno invece a Dovizioso e Miller, che sono stati ripresi anche dalla Honda di uno strepitoso Alex Marquez e dalla KTM di Pol Espargaro.
I colpi di scena però non erano finiti, perché un giro più tardi Miller è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un cedimento meccanico, mentre a 7 tornare dalla bandiera a scacchi è finito ruote all'aria anche Rins, perdendo l'anteriore della sua Suzuki alla curva 3.
A questo punto Petrucci si è ritrovato in fuga solitaria, con oltre 2" di margine, seguito da Dovizioso che invece aveva il problema di dover controllare non solo Marquez e Pol Espargaro, ma anche Miguel Oliveira, che piano piano iniziava a farsi minaccioso alle loro spalle.
Il forlivese probabilmente era già un po' in crisi con la sua gomma soft e nel finale si è arresto sia a Marquez che ad Espargaro. Il campione del mondo della Moto2 a questo punto ci ha provato e si è riportato fino a poco più di un secondo da Petrucci, ma Danilo è stato bravissimo ad amministrare il proprio margine e ad andare ad imporsi meritatamente. Tra le altre cose, questa è anche la prima vittoria della Ducati in terra francese.
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Per il più piccolo dei fratelli Marquez si tratta comunque di un risultato che vale quasi come una vittoria, perché è il suo primo podio in MotoGP ed arriva in condizioni in cui è riuscito a dimostrare la sua sensibilità di guida, in una stagione in cui il suo talento era stato messo in dubbio più volte viste le grandi difficoltà.
Positivo anche il podio di Pol Espargaro, perché si tratta del terzo stagionale per il pilota della KTM, seppur sempre sul gradino più basso del podio. Un risultato che non fa altro che confermare la crescita costante della Casa di Mattighofen. Ai piedi del podio, Dovizioso alla fine è riuscito a resistere fino alla fine agli attacchi di Oliveira. Anzi, è stato il portoghese a capitolare a quelli di Johann Zarco, che ha permesso alla Ducati di piazzare tre moto nella top 5.
Il quarto posto è un risultato che riavvicina il forlivese alla vetta della classifica iridata, anche se inevitabilmente ci sarà un po' di rammarico per aver sprecato una grande occasione, visto che i suoi avversari hanno fatto davvero una grande fatica sul bagnato: il leader Fabio Quartararo ha infatti chiuso solamente nono dopo essere scattato dalla pole position, proprio davanti a Maverick Vinales e Joan Mir.
Va detto però che gli ultimi due hanno anche pagato a caro prezzo l'errore di Valentino Rossi alla prima chicane: il "Dottore" è scivolato ed ha portato fuori dalla pista con sé i due spagnoli. Un peccato per il pesarese, che arriva così al terzo zero consecutivo per una caduta, ma anche per gli altri due che si sono visti rovinare la gara.
La classifica iridata ora quindi vede sempre al comando Fabio Quartararo, che ha portato a 10 punti il suo margine su Mir. Si riavvicina invece Dovizioso, a -18, con un punto in più rispetto a Vinales.
Negativa poi anche la domenica degli altri due piloti italiani in gara: Pecco Bagnaia ha perso tantissime posizioni al via e non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto sul bagnato, chiudendo 13esimo, giusto davanti all'Aprilia di Aleix Espargaro (Bradley Smith è caduto quando era nel trenino con Alex Marquez). Ritirato invece Franco Morbidelli, scivolato alla curva 4.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | | Ducati | 26 | 45'54.736 | 142.1 | 25 | ||
2 | | Honda | 26 | 45'56.009 | 1.273 | 1.273 | 142.1 | 20 |
3 | | KTM | 26 | 45'56.447 | 1.711 | 0.438 | 142.1 | 16 |
4 | | Ducati | 26 | 45'58.647 | 3.911 | 2.200 | 141.9 | 13 |
5 | | Ducati | 26 | 45'59.046 | 4.310 | 0.399 | 141.9 | 11 |
6 | | KTM | 26 | 45'59.202 | 4.466 | 0.156 | 141.9 | 10 |
7 | | Honda | 26 | 46'00.657 | 5.921 | 1.455 | 141.8 | 9 |
8 | | Honda | 26 | 46'10.333 | 15.597 | 9.676 | 141.3 | 8 |
9 | | Yamaha | 26 | 46'11.423 | 16.687 | 1.090 | 141.3 | 7 |
10 | | Yamaha | 26 | 46'11.631 | 16.895 | 0.208 | 141.3 | 6 |
11 | | Suzuki | 26 | 46'11.716 | 16.980 | 0.085 | 141.3 | 5 |
12 | | KTM | 26 | 46'22.057 | 27.321 | 10.341 | 140.8 | 4 |
13 | | Ducati | 26 | 46'28.087 | 33.351 | 6.030 | 140.4 | 3 |
14 | | Aprilia | 26 | 46'33.912 | 39.176 | 5.825 | 140.2 | 2 |
15 | | KTM | 26 | 46'45.823 | 51.087 | 11.911 | 139.6 | 1 |
| Suzuki | 26 | 47'08.926 | 1'14.190 | 23.103 | 138.4 | ||
| Ducati | 19 | 34'05.262 | 7 Laps | 7 Laps | 139.9 | ||
| Yamaha | 18 | 33'02.733 | 8 Laps | 1 Lap | 136.7 | ||
| Honda | 17 | 30'15.420 | 9 Laps | 1 Lap | 141.0 | ||
| Ducati | 14 | 26'18.935 | 12 Laps | 3 Laps | 133.5 | ||
| Aprilia | 8 | 14'30.672 | 18 Laps | 6 Laps | 138.4 | ||
| Yamaha | 0 | ||||||
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Riguardo questo articolo
Serie | MotoGP |
Evento | GP di Francia |
Sotto-evento | Gara |
Location | Le Mans Circuit Bugatti |
Piloti | Danilo Petrucci , Pol Espargaro , Alex Marquez |
Team | Red Bull KTM Factory Racing , Ducati Team , Repsol Honda Team |
Autore | Matteo Nugnes |
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