MotoGP: la polemica sul "flag to flag" è un dibattito sterile

La maggior parte dei piloti della MotoGP descrive il protocollo applicato nelle gare "flag to flag" come pericoloso, ma tutti evidenziano anche che ci sia poco spazio per un miglioramento.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, flag to flag

Questa domenica, Le Mans ha ospitato la prima gara "flag to flag" dopo oltre tre anni e lo spettacolo non ha deluso coloro che sostengono questo format. L'eccitazione era palpabile in pitlane all'inizio del sesto giro, quando tutti i piloti sono rientrati per cambiare moto. In quell'impasse ci sono state alcune scene sorprendenti.

Dei 22 piloti che hanno partecipato al Gran Premio di Francia, la metà (11) non aveva mai dovuto cambiare moto prima, e questo spiega la confusione che ha paralizzato alcuni dei piloti.

Fabio Quartararo, per esempio, si è confuso ed è andato a fermare la sua moto davanti a quella di Maverick Vinales e per questo ha ricevuto anche una penalità. Joan Mir è caduto poco prima dell'ingresso della pitlane e invece di recuperare la moto e provare a riportarla al box della Suzuki, ha iniziato a correre in quella direzione. Il vincitore Jack Miller ha dovuto schivare Franco Morbidelli, con il pilota della Yamaha Petronas che era spinto da due commissari nel tentativo di riavviare la sua M1 dopo la caduta.

Dopo la gara, molti dei piloti hanno dato le loro opinioni sullo svolgimento della corsa con le difficilissime condizioni meteorologiche di domenica. E la maggior parte di loro è stata categorica: è molto pericoloso. Non tanto il processo di scendere da una moto e salire sull'altra nel minor tempo possibile, ma soprattutto per il tempo che devono passare in pista sotto alla pioggia quando le loro moto montano gomme slick.

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Uno dei più schietti in questo senso è stato Pol Espargaro: "La gente non può nemmeno immaginare quanto sia pericoloso guidare una MotoGP sul bagnato con le gomme slick. Si può cadere anche con la moto dritta e questo non mi piace. Non credo che sia un bene per il nostro sport", ha risposto il pilota della Honda alla domanda di Motorsport.com. Nonostante questo, il pilota di Granollers ha anche sottolineato come lo spazio per provare a cambiare questa regola sia molto limitato. "Abbiamo un po' le mani legate. Dipendiamo da un palinsesto televisivo, ed è quello che stabilisce tutte le linee guida, quindi dobbiamo fare un 'flag to flag' per non ritardare troppo la gara", ha aggiunto il catalano.

Un altro pilota a cui non piace la dinamica attuale è Valentino Rossi, l'unico pilota che era già presente in griglia quando questa procedura è stata introdotta nel 2005. "Personalmente, non mi piace questo sistema, perché diventa tutto più pericoloso. Più che lo stress, è il pericolo. Tante volte devi guidare con le slick sull'asfalto bagnato ed è orribile", ha detto il "Dottore".

La pensa diversamente invece Alex Marquez, che è uno di quelli che ha affrontato per la prima volta un "flag to flag" a Le Mans. Per il più giovane dei fratelli di Cervera, la chiave è l'adattamento e la lungimiranza di prendere la decisione migliore tra rientrare ai box o meno a seconda del momento e delle condizioni dell'asfalto.

"E' chiaro che è più rischioso di una gara normale, ma è ancora più rischioso quando si decide di montare le gomme slick e la pista è ancora mezza bagnata. Nel giro in cui si rientra ai box si prendono grandi rischi, ma siamo qui per fare uno spettacolo e queste gare servono a vedere chi sia più adatto ad ogni momento", riflette lo spagnolo, la cui strategia non è andata affatto male, visto che ha chiuso sesto dopo essere partito 19esimo.

Negli ultimi tempi la metologia del cambio moto è stata perfezionata per cercare di renderla il più sicura possibile. Dopo l'incidente che ha coinvolto Alvaro Bautista durante il Gran Premio d'Argentina nel 2016, nel quale ha investito uno dei suoi meccanici, tutto il personale della pitlane è tenuto ad indossare il casco. Sono stati anche posti dei segni al suolo che indicano dove ogni pilota deve fermare la propria moto. Inoltre è stato proibito saltare da una moto all'altra, fissando anche il posto in cui deve essere posizionata la seconda moto ed il modo in cui il pilota deve salirci. Insomma tutta una serie di aggiornamenti volti a massimizzare la sicurezza di una manovra delicata.

Ne ha parlato anche Loris Capirossi, rappresentante Dorna nella Race Direction. "Negli ultimi anni abbiamo sfruttato tutte le formule possibili, e crediamo che l'attuale 'flag to flag' sia il più adatto e sicuro. Nelle gare come quella di Le Mans, tutti i piloti entrano nello stesso momento ed è normale che i meno esperti facciano degli errori", ha detto l'italiano, che nel 2007 ha conquistato la sua ultima vittoria a Motegi proprio in una gara con il cambio moto. "Non possiamo creare qualcosa che poi rimane non testato per tre anni. Per me il regolamento è fatto bene", ha detto Capirossi.

Arrancada
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Aleix Espargaró, Aprilia Racing Team Gresini
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Aleix Espargaró, Aprilia Racing Team Gresini
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Alex Márquez, Team LCR Honda
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Alex Márquez, Team LCR Honda
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing Jack Miller, Ducati Team
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing Jack Miller, Ducati Team
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Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
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Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
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Intercambio de motos
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Jack Miller, Ducati Team
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Jack Miller, Ducati Team
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Jack Miller, Ducati Team
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Jack Miller, Ducati Team
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Jack Miller, Ducati Team
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Jack Miller, Ducati Team líder
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Jack Miller, Ducati Team líder
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Johann Zarco, Pramac Racing
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Johann Zarco, Pramac Racing
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Johann Zarco, Pramac Racing
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Marc Márquez, Repsol Honda Team
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Marc Márquez, Repsol Honda Team
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Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Pol Espargaró, Repsol Honda Team
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Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
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Detalle del circuito
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
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Pol Espargaró, Repsol Honda Team
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Marc Márquez, Repsol Honda Team, Tito Rabat, Pramac Racing
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Marc Márquez, Repsol Honda Team
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Johann Zarco, Pramac Racing
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Jack Miller, Ducati Team Johann Zarco, Pramac Racing
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Jack Miller, Ducati Team
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Jack Miller, Ducati Team
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Iker Lecuona, KTM Tech3
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Iker Lecuona, KTM Tech3
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Iker Lecuona, KTM Tech3
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Iker Lecuona, KTM Tech3
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Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
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Enea Bastianini, Esponsorama Racing
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Enea Bastianini, Esponsorama Racing
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Enea Bastianini, Esponsorama Racing
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Enea Bastianini, Esponsorama Racing
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Enea Bastianini, Esponsorama Racing
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Enea Bastianini, Esponsorama Racing
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Danilo Petrucci, KTM Tech3
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Alex Márquez, Team LCR Honda
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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