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La pole di Misano è di Lorenzo, ma Valentino è terzo

Tra le due Yamaha c'è la Honda di Marc Marquez. Un super Pirro è la miglior Ducati in griglia con il quinto tempo

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Dani Pedrosa, Repsol Hond Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team e Cal Crutchlow, Team LCR honda
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team e  Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Pol Espargaro, Tech 3 Yamaha, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati
Andrea Dovizioso, Michele Pirro, Ducati Team e Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati
Andrea Iannone, Ducati Team,  Yonny Hernandez, Pramac Racing Ducati, Bradley Smith, Tech 3 Yamaha e
Michele Pirro, Ducati Team
Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Alla fine il muro dell'1'32" ha retto nonostante il nuovo asfalto a Misano, ma sicuramente l'1'32"146 con cui Jorge Lorenzo ha firmato la sua terza pole position stagionale è un tempo che merita grande rispetto, perché vale la nuova best pole del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini. Anche perché l'ha conquistata dopo un bellissimo duello con Marc Marquez.

Entrambi hanno impostato la strategia della Q2 con l'idea di fare tre tentativi, ma quello decisivo è stato il secondo. E' proprio in questo che il pilota della Yamaha ha stampato il crono che gli è valso la pole (in quello successivo ha trovato Valentino Rossi alla penultima curva ed ha dovuto rallentare), mentre "El Cabronsito" invece ha preferito rientrare ai box. Nel terzo assalto il rivale della Honda poi si è avvicinato parecchio, ma ha comunque pagato 106 millesimi.

La sorpresa, se di tale si può parlare, è comunque il terzo tempo di Valentino Rossi, che invece ha optato per due soli tentativi. Dopo il primo il "Dottore" sembrava rischiare di dover partire addirittura in terza fila, ma nei minuti conclusivi ha tirato fuori dal taschino un ottimo 1'32"358 che lo ha posto a soli 212 millesimi dalla M1 gemella (entrambe erano prive di alette in Q2).

Il finale quindi deve aver rappresentato una bella delusione per Dani Pedrosa, che per buona parte del turno aveva assaporato la prima fila, ritrovandosi poi a dover aprire la seconda davanti ad uno strepitoso Michele Pirro: arrivato a Misano da wild card, il collaudatore della Ducati si è tolto la soddisfazione di essere la miglior GP15 in griglia.

Le due dei piloti titolari Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso prenderanno infatti il via dalla terza fila, alle spalle anche della Yamaha Tech 3 di Bradley Smith. C'è da scommettere poi che nel box della Casa di Borgo Panigale non saranno contenti del gap di sei e sette decimi rimediato in questa Q2 nonostante l'utilizzo della gomma soft al posteriore.

La terza fila comunque sarà tutta Ducati, perché a completarla c'è la GP14.2 marchiata Pramac di Danilo Petrucci. La terza si apre invece con la Suzuki di Aleix Espargaro e con la Honda di Cal Crutchlow, che sono i due piloti che si sono guadagnati l'accesso al segmento finale della qualifica in Q1. Il quadro dei primi dodici si chiude con la Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro, che ha pagato a caro prezzo una caduta.

Per quanto riguarda gli esclusi, anche la quinta fila sarà composta tutta da moto "Factory" con Scott Redding, Maverick Vinales e Yonny Hernandez, mentre la pole delle "Open" è andata a Loris Baz, 16esimo con la sua Forward Yamaha. Saranno addirittura in settima fila invece le Aprilia RS-GP, con Stefan Bradl che è stato più veloce di Alvaro Bautista nonostante sia incappato in una scivolata. In coda al gruppo Claudio Corti ed il sammarinese Alex De Angelis, rispettivamente 24esimo e 26esimo.

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