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Goubert: "Ci stiamo concentrando sull'anteriore"

Ancora tre cadute con il davanti che chiude nei test Michelin ad Aragon, ma le prestazioni sono incoraggianti

Marc Marquez, Repsol Honda Team and Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Marc Marquez, Repsol Honda Team and Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Repsol Media

Quella di ieri è stata una giornata importante in ottica 2016 per la MotoGp: 13 piloti si sono fermati a Motorland Aragon per testare le gomme Michelin e questa era l'ultima occasione per farlo prima dei test collettivi di Valencia.

La notizia che ha fatto il giro del mondo ieri è che Valentino Rossi è caduto per una chiusura dell'anteriore alla curva 2, procurandosi anche un'abrasione al braccio destro. Il "Dottore" però non è stato l'unico a finire ruote all'aria, perché sempre alla curva 2 e con la medesima dinamica, sono finiti ruote all'aria anche Bradley Smith e Danilo Petrucci.

Incidenti che hanno portato il vincitore di domenica Jorge Lorenzo a rinunciare a scendere in pista, ma che hanno dimostrato ancora una volta che i piloti devono ancora prendere le misure allo stile di guida richiesto dagli pneumatici francesi, che consentono di aggredire meno l'ingresso in curva rispetto alle Bridgestone, favorendo la fase di percorrenza.

Si sono dati parecchio da fare invece nel box Honda, con Marc Marquez e Dani Pedrosa che avevano a disposizione ben tre RC213V a testa. Tra le altre cose, anche se i tempi come sempre sono ufficiosi, "El Cabronsito" avrebbe stampato un interessante 1'47"8, rifilando ben sei decimi al compagno di squadra. Vicini poi anche i riferimenti di Scott Redding (sulla moto della Marc VDS è salito anche Tito Rabat per una prima presa di contatto in vista del 2016) e Cal Crutchlow.

Più attardata invece la Ducati: Andrea Dovizioso avrebbe girato in 1'48"9, pagando quindi oltre un secondo su Marquez. Va detto poi che la Casa di Borgo Panigale ha preferito risparmiare Andrea Iannone, non mettendo a rischio la spalla sinistra infortunata di fresco.

Sul fronte gomme, la Michelin ha portato in pista quattro soluzioni per l'anteriore e tre per il posteriore. A fine giornata il direttore tecnico Nicolas Goubert ha sottolineato comunque che il lavoro si sta concentrando soprattutto sull'anteriore: "Aragon è un tracciato del tutto nuovo per noi perché entrato in calendario quando noi non c’eravamo. Sia qui che a Misano abbiamo cercato di coprire le diverse condizioni, provando a individuare il giusto compromesso tra prestazioni e consistenza. Ci stiamo concentrando soprattutto sull’anteriore, sul quale dobbiamo continuare a migliorare" ha detto Goubert.

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