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Suppo: "Mostreremo i dati di Sepang, ma non oggi"

La Honda ha deciso di non gettare altra benzina sul fuoco alla vigilia del weekend, ma continua a difendere Marquez

Livio Suppo, HRC

Repsol Media

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

C'era grande attesa oggi nel paddock di Valencia. Da una parte si aspettava la sentenza del Tas, che alla fine ha confermato l'ultimo posto in griglia di Valentino Rossi, ma dall'altro la Honda aveva promesso che oggi alle 14 avrebbe mostrato la telemetria dell'incidente tra il pesarese e Marc Marquez, per chiarire definitivamente che è stato un tocco sulla leva del freno dello spagnolo ad innescare la caduta.

Tuttavia, Livio Suppo ha immediatamente frenato la curiosità del presenti, spiegando che la HRC ha deciso di fare un passo indietro per evitare di creare nuove tensioni alla vigilia della gara decisiva della stagione: "Qualche giorno fa avevamo detto che avremmo mostrato i dati della telemetria di Marquez per dimostrare in maniera incontrovertibile quello che è successo a Sepang. Dopo averne parlato anche con lui questa mattina però abbiamo deciso che la priorità è che questo sia un weekend di sport".

Poi ha argomentato i motivi della scelta di posticipare la diffusione di questi dati: "La nostra paura è che condividere queste informazioni possa creare ulteriore tensione in un momento già di per sé critico. Questo non vuol dire che non vi mostreremo questi dati, ma solo che lo faremo quando saranno meno "sensibili". Spero che possiate comprenderci, ma non vogliamo entrare in questa contesa per il campionato, visto che non ne facciamo parte, quindi non vogliamo gettare benzina sul fuoco. La Yamaha ha fatto una grande stagione, ha due piloti in lizza per il titolo e questo è il sogno di ogni costruttore. Per questo dobbiamo rispettare la loro battaglia e concentrarci su questa gara come ha chiesto Nakamoto: l'ideale sarebbe fare una doppietta, perché spazzerebbe via ogni dubbio, anche se sappiamo che non sarà semplice perché Lorenzo qui è sempre molto veloce".

Ed ha ribadito che i dati verrano diffusi in un secondo tempo proprio per "pulire" l'immagine di Marquez, che secondo lui non meritava gli attacchi subiti nelle ultime settimane: "Marc è un pilota è un pilota aggressivo, ma è un ragazzo onesto, quindi non vogliamo che nessuno possa pensare qualcosa di diverso. Per questo al momento opportuno vi mostreremo i dati, ma non ora. Non possiamo permetterci che qualcuno possa pensare che vogliamo mettere ulteriore pressione a Valentino in questo momento. Per ora comunque non posso ancora dirvi una data precisa riguardo a quando mostreremo i dati".

Quando poi gli è stato chiesto se a questo punto non sia stato un errore il comunicato diffuso all'inizio della settimana, con le dichiarazioni dure di Shuhei Nakamoto sull'incidente: "Possiamo anche vederlo come un errore. Tuttavia, nonostante fosse subito abbastanza chiaro quello che era successo in Malesia, dopo neanche una settimana sembrava quasi che Marc fosse un killer. Per questo abbiamo sentito il bisogno di tutelarlo, anche perché siamo convinti che non stesse ostacolando Valentino deliberatamente".

Successivamente ha lasciato intendere che forse si sarebbe potuto fare qualcosa anche prima per evitare che la tensione accumulata sfociasse in quello che è accaduto in Malesia: "Penso che quando questa stagione sarà finita ci dovremo sedere insieme alla Dorna per evitare che situazioni come queste si possano ripetere in futuro. Probabilmente qualcuno a Sepang ha sottovalutato le tensioni che si erano venute a creare".

Infine, ha difeso ancora il suo pilota riguardo alla gara di Phillip Island, da cui si era alzato tutto questo polverone: "A me comunque continua a sembrare incredibile che c'è chi continua a credere che Marc abbia giocato a Phillip Island pur avendo vinto la gara. E' fuori da ogni realtà pensare che abbia pensato ad aiutare Lorenzo in Australia: non c'era solo lui a duellare con Valentino, ma anche Iannone, quindi è normale che si rallentassero. Inoltre Marc ha avuto dei problemi di surriscaldamento della gomma davanti, anche se quelli della Yamaha non ci credono, e ve lo può confermare anche la Bridgestone. Non bisogna dimenticare poi che l'anno scorso Marc è caduto quando stava dominando, quindi gli abbiamo chiesto di essere più prudente".

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