MotoGP | La grande solidarietà del paddock sul caso dell'incendio
L'incendio divampato nel box del team Marc VDS a Motegi giovedì sera ha messo in luce l'enorme solidarietà che esiste tra i membri dei team e il personale del paddock nel Campionato del Mondo MotoGP.
Incendio ai box
Oriol Puigdemont
Erano passate da pochi minuti le otto locali ed era già buio in Giappone, le squadre avevano già allestito i loro garage e le moto erano pronte per la prima giornata di prove del venerdì. Alcuni membri del paddock stavano ultimando i dettagli, altri avevano già terminato la giornata, chiuso il box e si erano recati in albergo per riposare.
Questo è stato il caso del team Marc VDS di Moto2, a cui è stato assegnato il box numero 12, nell'area riservata ai team della MotoGP, in uno rimasto libero tra Suzuki e Aprilia.
Improvvisamente, senza nessuno all'interno del box, un fumo intenso ha iniziato a fuoriuscire dalle bocchette, attirando immediatamente l'attenzione del personale del box vicino e di altre persone nelle vicinanze. I meccanici Suzuki hanno fatto irruzione dalla porta del garage, seguiti rapidamente dai meccanici Aprilia e dai membri delle altre squadre con gli estintori in mano. La prima cosa che hanno fatto è stata portare le moto fuori dal garage e cercare di spegnere le fiamme.
In un comunicato rilasciato dal team qualche ora dopo, l'incendio è stato attribuito all'ingresso di acqua e al contatto con un caricatore.
"Dopo aver spento il fuoco nel pozzo, un'ulteriore ispezione ha mostrato che l'incendio è iniziato quando dell'acqua piovana è entrata nel garage e ha raggiunto il terreno, dove è entrata in contatto con un caricatore. Questo, a sua volta, ha scatenato alcune scintille, che si sono rapidamente trasformate in un incendio", spiega la nota del team.
"Fortunatamente, grazie all'incredibile lavoro svolto da tutti coloro che erano presenti nel paddock, alla sicurezza e ai vigili del fuoco del circuito, i danni sono stati ridotti al minimo", prosegue la nota.
"Il team Elf Marc VDS desidera ringraziare pubblicamente il duro lavoro e il grande aiuto fornito da tutti i nostri colleghi del paddock, con una menzione speciale per il team Suzuki che ha lavorato con noi per pulire e ricostruire il box come se fosse il loro", spiega.
"Con tutti i membri del nostro team al sicuro e il box ricostruito, siamo pronti a iniziare il Gran Premio domani", conclude la nota.
Ma il gesto dei meccanici Suzuki, che non solo hanno spento le fiamme e salvato tutto il possibile, ma, una volta che la situazione era sotto controllo, hanno pulito le due moto della Marc VDS per farle apparire lucide nella pitlane dei box, non è stato l'unico di enorme solidarietà.
Come ha spiegato uno dei meccanici della squadra belga, Guille Carrillo, sui social media, sono stati in molti ad aiutare e a offrirsi come volontari.
"Ringrazio i membri di Suzuki ed Aprilia per aver forzato la porta del box, aver spento l'incendio e aver tirato fuori le moto dal box in fiamme. Eroi. Ma non gli è bastato, sono rimasti con noi a pulire e rimettere a posto il garage", ha scritto il noto meccanico spagnolo sul suo account Twitter.
Poi ha proseguito: "Senza dimenticare chi ci ha chiamato, e le altre persone coinvolte nell'aiuto, Eric e Pol di Dorna, Albert Talamino (LCR), e le persone che si sono offerte telefonicamente per venire ad aiutare, da Honda, Pramac, KTM, Gresini e KTM-Ajo".
Una storia che avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia, ma che invece ha fatto emergere l'enorme senso di solidarietà che esiste tra i team del Campionato del Mondo MotoGP.
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