Innovazione MotoGP: la Ducati sta studiando la telemetria sui piloti!
Il dottor Ceccarelli sta seguendo Danilo Petrucci del team Pramac: lo staff di Formula Medicine sta evolvendo un sistema che permetterà di analizzare in tempo reale i dati dei piloti in parallelo con la telemetria delle moto precedendo la Formula 1...
Foto di: Miquel Liso
La MotoGP è più innovativa della Formula 1? La domanda in questo caso è lecita perché nella classe regina del Motomondiale si sta studiando un rivoluzionario progetto che potrebbe diventare realtà il prossimo anno, mentre i tempi di attuazione nel mondo delle quattro ruote sarebbero più lunghi per l’esigenza di omologare del materiale ignifugo secondo i dettami di sicurezza che sono imposti dalla FIA.
La telemetria raccoglie tutti i dati della moto che gli ingegneri riescono ad analizzare in tempo reale: ogni aspetto del mezzo è monitorato da sensori, mentre il pilota che è certamente il soggetto principale al conseguimento di un risultato in MotoGP è considerato un elemento separato dalla moto.
Nessuno, infatti, ha mai pensato di abbinare alla telemetria della squadra alcuni canali grazie ai quali non un ingegnere, ma un medico, possa monitorare quali sono le condizioni psico-fisiche del pilota durante la qualifica o la gara. E l’intento non è quello di mettere in risalto gli eventuali punti deboli di una prestazione, quanto studiare come sia possibile migliorare il rendimento del pilota mentre è sottoposto al massimo stress.
A sviluppare questa idea ci sta pensando il dottor Riccardo Ceccarelli, il titolare di Formula Medicine, che quest’anno ha iniziato un lavoro specifico con Danilo Petrucci, il forte pilota del team Octo Pramac Ducati.
Il ternano di 26 anni ha capito che per sfidare i top rider della MotoGP è necessario curare ogni minimo dettaglio della preparazione: “Petrux” ha scoperto con tre podi (terzo al Mugello e secondo ad Assen e Misano) di avere il potenziale per puntare alle posizioni che contano con la terza Ducati Desmosedici ufficiale per cui ha sposato il progetto del dottor Ceccarelli che da quest’anno ha cominciato a seguirlo a livello psico-fisico con il suo staff di specialisti.
Non è una novità vedere Danilo indossare uno specialissimo cardiofrequenzimetro che è in grado di raccogliere i dati che poi i medici di Ceccarelli devono analizzare: battito cardiaco, frequenza respiratoria, pressione arteriosa sono solo alcuni dei parametri che è possibile controllare e che sarebbe relativamente semplice leggere sui canali paralleli della telemetria della squadra, per scoprire in tempo reale quale effetto può avere sul rendimento del pilota un certo comportamento della moto per effetto di una regolazione del set up o del mutamento delle condizioni meteo o della pista.
I medici di Formula Medicine, per esempio, sarebbero in grado di valutare se un pilota sta consumando troppe energie mentre si trova in bagarre: l’effetto è che potrebbe esserci un calo di concentrazione che potrebbe portare a commettere un errore. E allora analizzare qual è il… “consumo” del pilota potrebbe diventare una grande opportunità per gestire in modo più appropriato le proprie risorse psico-fisiche.
In un mondo molto tradizionalista come quello delle due ruote quello di associare i dati del pilota alla telemetria della moto potrebbe far storcere il naso a molti, ma non alla Ducati che dell’innovazione ha fatto il suo credo in MotoGP e non solo.
Il dottor Ceccarelli, nel frattempo, ha parlato con i vertici della Ducati, affinché i principali parametri del pilota possano essere inseriti nei parametri del data logger e monitorati attraverso la telemetria. Tanto Gigi Dall’Igna, responsabile di Ducati Corse, che Claudio Domenicali, CEO di Ducati, avrebbero approvato il progetto che potrebbe concretizzarsi nel 2018.
È proprio il caso di dire che in questo frangente la MotoGP corre più in fretta della Formula 1…
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