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MotoGP | KTM vuole un terzo team! La decisione a inizio 2024

Pit Beirer ha in mente uno scenario da sogno: schierare non quattro, ma sei KTM in MotoGP a partire dalla stagione 2025, potendo così mantenere gli attuali piloti e accogliere due nuovi talenti. Tuttavia, le opzioni sono molto limitate.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

La MotoGP conta ora 22 piloti per 11 squadre, un numero leggermente inferiore a quello previsto dal promotore, dal momento che il 12° team che avrebbe dovuto essere presente sulla griglia di partenza ha abbandonato il campionato un anno fa. Dopo l'inaspettata uscita di scena della Suzuki, che schierava solo un team ufficiale, i costruttori sono ora cinque, con una presenza piuttosto sbilanciata tra loro: la Ducati fornisce tre team indipendenti oltre alla sua squadra ufficiale, per un totale di otto moto. KTM, Aprilia e Honda hanno quattro moto ciascuna e la Yamaha ne ha solo due al momento.

KTM si trova in una via di mezzo tra Ducati e Yamaha, con una classica organizzazione divisa tra il team ufficiale e il team satellite. Ma Pit Beirer, responsabile del programma sportivo, non ha intenzione di fermarsi qui. L’idea è quella di schierare sei moto e vuole esplorare le possibilità nei primi tre mesi del 2024 per decidere se vale la pena portare avanti il progetto.

"Vogliamo prendere una decisione definitiva entro i primi tre mesi dell'anno se vogliamo un terzo team MotoGP", dice Pit Beirer a Speedweek. "Se me lo chiedeste oggi, vi risponderei 'Sì, voglio avere un terzo team'. Semplicemente perché avere sei piloti invece di quattro ha i suoi vantaggi. Abbiamo più tempo in pista durante i Gran Premi, possiamo confrontare una maggiore quantità di dati, abbiamo più margine accanto ai quattro piloti di punta se mai un giovane, nuovo, emergente talento fa bene. Possiamo così reagire e mantenere quel talento all'interno della famiglia KTM".

"Sarebbe estremamente utile per il nostro progetto avere altri due posti in MotoGP. Per questo motivo avvieremo le discussioni per il 2025 con tutti i team indipendenti i cui contratti con i costruttori stanno per scadere", ha aggiunto il manager tedesco.

Le opzioni sembrano comunque molto limitate, a giudicare dai legami già esistenti tra i sei team clienti e i cinque costruttori attualmente impegnati in MotoGP. Oltre a Tech3, si possono escludere Pramac e Gresini, legati a Ducati, e Trackhouse Racing, il nuovo team satellite Aprilia, che ha già annunciato di aver prolungato il suo accordo con la casa italiana.

Restano VR46 e LCR, i cui contratti scadono alla fine della prossima stagione. Il team di Valentino Rossi è già indeciso se rimanere nel gruppo Ducati o cedere a Yamaha, che sembra essere l'alternativa più logica. Quanto al team di Lucio Cecchinello, è un partner fedele della Honda dal 2006 e il suo legame con la HRC non sarà facile da spezzare. KTM si è già avvicinata a lui la scorsa estate, senza successo, anche se l'ex pilota è stato attento a non chiudere la porta al futuro. Ma l'esperienza del suo team potrebbe essere interessante non solo per KTM, dato che Yamaha ha un bisogno viscerale di trovare un team satellite e per il momento non ha alcuna garanzia di riuscirci con VR46.

Pit Beirer rêve d'avoir deux motos supplémentaires sur la grille MotoGP 2025.

Photo de: Gold and Goose / Motorsport Images

Pit Beirer rêve d'avoir deux motos supplémentaires sur la grille MotoGP 2025.

 

"Provo a fare un’ipotesi e dico che potremmo avere un terzo team MotoGP per il 2025. Avremmo bisogno di altri due piloti e potremmo mantenere i quattro che abbiamo attualmente. In effetti, questo è lo scenario che sto sognando", sottolinea Pit Beirer, che sa bene quanto la mancanza di posti sia costata al suo gruppo quest'anno.

Infatti, la Casa di Mattighofen ha già pensato a come rinforzare la propria squadra. Il gruppo ha cercato di piazzare una o addirittura due moto in più sulla griglia nel 2024, per risolvere il problema che ha dominato dietro le quinte per molte settimane quest'anno: il fatto di avere cinque piloti sotto contratto, per soli quattro posti. KTM ha chiesto alla Dorna il diritto di rilevare i due posti lasciati liberi dalla Suzuki, ma senza successo: il promotore li sta riservando per l’eventuale ingresso di un sesto costruttore.

Sebbene il gruppo Pierer Mobility, di cui fa parte KTM, possieda altri marchi, il fatto di averli ingaggiati nel modo in cui ha fatto con GasGas non rientra nel quadro voluto da Dorna. Da quest'anno, infatti, il costruttore spagnolo fa parte del team Tech3, che si presenta come squadra ufficiale, ma le moto sono sempre KTM RC16 e la gestione tecnica è ancora guidata da Pit Beirer e dalla sua struttura. Quindi, ufficialmente, sono ancora cinque i costruttori presenti in MotoGP, senza che GasGas abbia sostituito Suzuki.

C'è un altro marchio su cui il gruppo vorrebbe investire, ovvero MV Agusta. Ma per essere autorizzati a iscriverla come squadra aggiuntiva, Pierer Mobility dovrebbe farla diventare un costruttore a tutti gli effetti, sviluppando il proprio programma tecnico attorno a una nuova moto.

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