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MotoGP | KTM replica a Ducati: "Ora giocano a fare i martiri!"

Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, attacca la Ducati per l'atteggiamento contrario alle nuove concessioni permesse ad Aprilia e alla Casa austriaca. Il manager tedesco non risparmia anche la Honda, ritenendo che il marchio nipponico, anziché investire nell'ingaggio dei piloti, avrebbe dovuto spendere dello sviluppo della moto.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Continua a far parlare molto il nuovo sistema di concessioni che avrà la MotoGP nella stagione 2024. Dopo l'ultimo Gran Premio di Valencia, il Motomondiale ha confermato le anticipazioni che Motorsport.com aveva già riportato durante il tour asiatico, precisando che i Costruttori sarebbero stati divisi in quattro graduatorie stabilite in base ai punti ottenuti nella classifica generale, con vari privilegi o restrizioni variabili in ciascuna sezione.

Pur trattandosi di un sistema che verrà rivisto due volte a stagione, il primo format delle concessioni prevede che la Ducati sia nella fascia A, per cui non potrà avere wild card nella prossima stagione e disporrà di meno gomme per i test 2024. In fascia B non ci sarà nessun costruttore, mentre KTM e Aprilia sono in fascia C e potranno disporre di 50 gomme e 6 wild card in più rispetto al team di Borgo Panigale.

Honda e Yamaha, invece, saranno in fascia D, con il maggior numero di concessioni: più pneumatici nei test che potranno essere svolti dai piloti titolari, oltre a poter disporre di un motore e un pacchetto aerodinamico extra, mentre lo sviluppo dei propulsori sarà libero.

Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport

È evidente la volontà di rilanciare i marchi giapponesi nel tentativo di contenere l’egemonia della Ducati. Tuttavia le decisioni prese hanno scatenato un dibattito molto forte. Gigi Dall'Igna, direttore generale della squadra di Borg Panigale, pur dichiarandosi favorevole al sistema adottato dalla MotoGP, ha sottolineato di non capire perché Aprilia e KTM avranno più vantaggi di loro.

Mentre Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing, ha capito le lamentele Ducati, e si è limitato a mettere in rilievo che questi nuovi provvedimenti avranno l’effetto di far crescere molto i costi di una stagione di MotoGP, a Mattighofen hanno scelto di rispondere con il pugno di ferro alla Ducati. Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, in un'intervista rilasciata a Speedweek, ha sottolineato che la Ducati gioca il ruolo della martire.

"I Costruttori sono ora divisi in quattro gruppi, a seconda dei loro risultati. E se si ottengono dei punti, si possono ottenere più o meno "concessioni" in futuro durante la prossima stagione in corso - ha spiegato Beirer -. Noi siamo d’accordo sia per il bene del campionato, sia perché ovviamente aiuta il promotore, la Dorna. Ed è giusto dare ai giapponesi l'opportunità di tornare competitivi”.

Per Beirer è giusto che la Ducati non abbia piloti wild card in griglia: "Se ci sono otto Ducati in pista, non vedo perché abbiano bisogno di una nona moto in griglia. Anche se la Ducati difficilmente avrà dei danni dalle nuove norme, ora si dipingono come dei martiri."

Il manager tedesco riconosce al team emiliano il fatto di aver ingolosito tre team privati ​​a scegliere la loro Desmosedici: “Ducati ha fatto un ottimo lavoro, ne ho parlato spesso nelle mie interviste ultimamente. In questo ambiente hanno gradualmente trovato tre team satellite come partner che hanno scelto volontariamente di puntare sulla moto italiana”.

Oltre che della Ducati, Beirer parla anche della Honda. L'ex pilota di motocross sostiene l’idea alle Case nipponiche venga offerta la possibilità di risalire la china, ma ritiene che la strategia dell’HRC dal punto di vista economico non sia stata la migliore.

"La Honda ha vinto una gara nel 2023, noi no. Perché noi non otteniamo nuove concessioni? La Honda avrebbe dovuto investire più soldi nello sviluppo della moto invece che negli stipendi dei piloti".

Da segnalare infine che, essendo nella fascia delle concessioni C, KTM potrà effettuare fino a tre sessioni di test sui circuiti del Motomondiale. Beirer conferma che una di quelle piste sarà il Red Bull Ring: "Tutti a Spielberg parlano sempre del GP di casa della KTM, ma non ci è mai stato permesso di provare lì privatamente negli ultimi tre anni, dato che non avevamo più le concessioni. Ora ci potremo tornare finalmente nei primi giorni di maggio”.

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