MotoGP, KTM: “Il congelamento motori non frenerà il progresso”
Pit Beirer, direttore sportivo KTM, crede che il congelamento dei motori fino al 2021 accordato fra i costruttori MotoGP non condizionerà il progresso della Casa austriaca.

Il team delle moto arancioni è stato il primo a scendere in pista nelle due sessioni di prove che ha svolto questa settimana al Red Bull Ring, in cui abbiamo visto in azione Pol Espargaró e Dani Pedrosa.
Per le disposizioni delle concessioni del regolamento per i costruttori che hanno un palmarès meno ricco, sia KTM sia Aprilia avranno tempo fino al 29 giugno per presentare alla direzione tecnica del campionato un esempio del motore che utilizzeranno in questa stagione e che deve restare intatto fino alla fine del 2021.
Il congelamento dei propulsori è una delle misure più importanti accordate nel piano per provare a mitigare gli effetti del Covid-19 sul campionato. Da quando KTM è approdata in MotoGP tre anni fa, la progressione è stata costante. Nel 2017, Pol Espargaró, il primo pilota del team, ha chiuso in 17esima posizione nella classifica generale. L’anno seguente invece ha terminato al 14esimo posto e ha ottenuto il primo podio del team a Valencia. L’anno scorso invece ha concluso in 11esima posizione.
Questo porta a pensare che l’immobilità dello sviluppo dei motori metterà in difficoltà KTM ed Aprilia, gli unici che in condizioni normali potrebbero lavorare sull’evoluzione. Tuttavia, Beirer non crede che questo sia rilevante come invece si pensi ed a Motorsport.com dichiara: “Non credo che il congelamento dei motori condizioni il nostro progresso. Ci siamo preparati molto bene in vista del Qatar e credo che potremo competere al livello in cui eravamo arrivati a Doha, che era soddisfacente”.
Il direttore sportivo KTM fa un’argomentazione a partire da una logica tipica del mondo delle corse. Quanto più ci si avvicina ai più veloci, tanto più si fatica a rosicchiare gli ultimi decimi che separano dai primi: “Siamo sempre più vicini ai più rapidi. Arrivati a questo punto non possiamo guadagnare in maniera così rapida come facevamo all’inizio, quando eravamo molto distanti. Gli altri, come noi, lavorano molto. Se lo sviluppo si congela, avviene anche per loro”.
Beirer dunque si mostra favorevole alle misure applicate, data la gravità del momento che attraversa il campionato: “Credo che sia giusto che attualmente le marche abbiano deciso di deporre le armi per provare a salvare la MotoGP. È il momento di pensare al bene di tutti invece che concentrarsi su se stessi. Tutti siamo rivali, ma ci alimentiamo della stessa cosa”.
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