MotoGP: KTM arriva a Misano con più dati dei rivali
La MotoGP approda a Misano per disputare un doppio appuntamento sulla pista riassaltata e qui KTM, grande rivelazione dell’anno, arriva con moltissime informazioni.
KTM
Il Misano World Circuit Manco Simoncelli ha iniziato a riassaltare la pista all’inizio del 2020, dopo che i piloti della MotoGP lo avevano chiesto in Safety Commission dopo il Gran Premio di San Marino del 2019, disputato a settembre dello scorso anno.
Per mostrare la nuova superficie del tracciato, l’impianto ha invitato a metà maggio, nelle prime fasi di riapertura dopo il lockdown in Italia, un gruppo di piloti della regione Emilia Romagna per testare la qualità del lavoro. Inizialmente, piloti come Valentino Rossi e Franco Morbidelli avrebbero dovuto prendere parte a questa specie di shakedown, ma alla fine non sono andati.
Chi invece si è recato a Misano per girare con la MotoGP in un test privato sono state KTM ed Aprilia, oltre a Sylvain Guintoli e Michele Pirro, collaudatori di Suzuki e Ducati rispettivamente. Non vi hanno preso parte Honda né Yamaha. Lo scorso giugno inoltre, KTM ha affittato l’impianto per completare un test privato, a cui in quel momento aveva diritto essendo un team che usufruiva delle concessioni. Queste sono state perse in parte dopo le recenti vittorie di Brad Binder a Brno e di Miguel Oliveira in Stiria.
Grazie alle concessioni, KTM ha portato tutto il suo arsenale di piloti e moto da gara, focalizzando il lavoro in pista nelle due prime giornate con il sudafricano ed il portoghese, insieme a Pol Espargaro ed il giovane debuttante Iker Lecuona. Nelle quattro sessioni dei due giorni, gli ingegneri KTM hanno potuto lavorare su tutti i dati raccolti dai quattro piloti.
Il test si è concluso con il miglior crono di Oliveira, in 1’32”913, un secondo e due decimi più rapido del suo tempo ottenuto a Misano lo scorso anno. Pol Espargaro è stato il secondo pilota più rapido, in 1’33”1, mentre i due rookie Binder e Lecuona hano girato il 1’33”5.
Avendo però perso parte delle concessioni nel 2020 (nel 2021 le perderà tutte), i piloti KTM che corrono nel mondiale non potranno svolgere un altro test e questa missione resta quasi completamente nelle mani di Dani Pedrosa. Il collaudatore spagnolo si è recato a fine agosto sulla pista romagnola per effettuare un altro test privato, come lo stesso pilota ha reso noto tramite i suoi profili social.
Pedrosa, che non era presente ai test di giugno, ha potuto confermare i dati dei suoi colleghi del test da loro svolto, ha provato il nuovo asfalto e ha affinato i dettagli con cui KTM si presenterà al doppio appuntamento di Misano. Dunque non sarebbe sorprendente sapere che la Casa austriaca potrebbe essere la squadra da battere, almeno per quanto riguarda le informazioni raccolte.
Collaborazione con Michelin
Oltre alla messa a punto della RC16, provare diversi telai ed altre componenti ed adattarsi al nuovo asfalto di Misano, i piloti KTM hanno potuto girare con le gomme posteriori di nuova produzione Michelin, che hanno dato tanti problemi ad alcuni team quest’anno. Inoltre saranno asimmetrici in questo doppio appuntamento.
Piero Taramasso, manager di Michelin Motorsport in MotoGP, spiega: “Misano è un tracciato inusuale e non si può mai sapere cosa aspettarsi. Ha offerto molto grip nel 2018, sono stati battuti record ed abbiamo visto giri veloci e costanti, ma lo scorso anno l’asfalto si è comportato come se ci fosse appena un minimo di trazione, perciò è stato giusto riasfaltare. In preparazione di questa stagione avevamo svolto dei test con alcuni team e piloti ed abbiamo i dati per scegliere i compound di quest’anno. Ora dobbiamo vedere come si comporta l’asfalto nel fine settimana di gara”.
Il fornitore di gomme francese ha approfittato del test di giugno a Misano per provare le nuove gomme. Dopo queste prove, è arrivati alla conclusione di portare un’opzione extra di gomma dura anteriore asimmetrica che si aggiunge alle tre simmetriche abituali: morbida, media e dura.
Come squadra che gode di concessioni, anche Aprilia si è recata a Misano per i test di giugno, con Aleix Espargaro e Bradley Smith. Nel caso del team di Noale, i giorni in pista sono stati tre, con un miglior crono di 1’32”932 firmato dallo spagnolo nell’ultima giornata. Degli altri team che non potevano girare con i piloti, hanno preso parte ai test i collaudatori: Michele Pirro con Ducati e Sylvain Guintoli con Suzuki, mentre Honda e Yamaha non hanno, ad oggi, alcuna informazione né riferimento del nuovo asfalto di Misano.
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