Lorenzo: "Tifavo Biaggi e ho battuto il suo rivale"
Jorge sottolinea l'importanza di essere riuscito nell'impresa che è sfuggita all'amico Max: sconfiggere Valentino
il vincitore e campione del mondo 2015 Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Bridgestone
Jorge Lorenzo è tornato a parlare nuovamente della conquista del suo quinto titolo iridato, il terzo in MotoGp, in una bella intervista concessa ad As. Dopo aver ribadito un concetto già espresso a caldo nella domenica del trionfo di Valencia, ovvero di essere fiero di aver battuto in questo modo tutti i piloti più forti degli ultimi 15 anni (lo aveva già fatto con Casey Stoner, ma ora ha aggiunto alla sua lista anche Valentino Rossi e Marc Marquez), il maiorchino ha parlato del suo rapporto con Max Biaggi.
Ed ha raccontato di essere contento di essere riuscito in quell'impresa che l'amico aveva tentato senza successo per buona parte della carriera: "Biaggi è stato campione del mondo quattro volte, ma mai nella classe regina. Ha una vita fortunata, ma professionalmente gli è mancata la ciliegina sulla torta. Quello che non è riuscito a fare lui, cioé battere il suo massimo rivale Valentino Rossi, l'ho fatto io. Sin da quando ho iniziato a seguire le corse ho iniziato a seguirlo: per me sarebbe stato un sogno correre con lui, ma lui si ritirò nel 2005, quando io ero ancora in 250. Io però ho potuto competere con il suo rivale storico e batterlo varie volte".
Jorge poi ha ribadito un altro concetto già espresso nei giorni scorsi, ovvero ha smentito nuovamente il famoso "biscottone" tra spagnoli volto a penalizzare il "Dottore", aggiungendo che solo gli italiani hanno sempre detto apertamente che avrebbero aiutato Valentino e che poi lo hanno effettivamente fatto in gara: "Se Marquez avesse voluto aiutarmi a Phillip Island non mi avrebbe passato all'ultimo giro. Marc a Valencia ha sempre detto che il suo unico obiettivo sarebbe stato vincere, non come gli italiani che già dal giovedì hanno detto che avrebbero aiutato Rossi. E poi l'hanno fatto".
Infine, sui fischi arrivati da sotto al podio di Valencia nei suoi confronti e verso il connazionale, ha aggiunto: "Se vedessi i miei sostenitori fischiare o insultare un altro pilota, cercherei di fermarli, ma finora non è mai accaduto. Non so cosa hanno deciso di fare altri piloti, ad esempio Rossi è quello che ha più potere per cercare di cambiare il comportamento dei suoi tifosi".
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