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Intervista

Redding: "La Ducati mi può aiutare a crescere"

Scott spera di ottenere risultati importanti con Pramac per convincere la Rossa ha puntare su di lui

Scott Redding, Pramac Racing Ducati

Foto di: Pramac Racing

Scott Redding, Pramac Racing Ducati
Scott Redding, Pramac Racing Ducati
Scott Redding, Pramac Racing Ducati
Scott Redding and Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati
Scott Redding, Pramac Racing
Scott Redding, Pramac Racing
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Scott Redding, Marc VDS Racing Team Honda
Scott Redding, Marc VDS Racing Team Honda
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda

La novità più importante in casa Ducati per la stagione 2016 è l'arrivo di Scott Redding. Il britannico era già stato vicino a Borgo Panigale prima di fare il suo esordio in MotoGP e, nonostante le sue prime due stagioni nella classe regina non siano state particolarmente esaltanti, ha raggiunto un accordo per ottenere una Desmosedici con i colori della Octo Pramac Yakhnich, squadra che lo scorso anno si è presentata nel suo quartier generale in Toscana. Ecco le sensazioni di Scott alla vigilia di un Mondiale che potrebbe essere fondamentale per la sua carriera, visto che nei primi test si è messo immediatamente in evidenza:

Come mai il 2015 è stato un anno tanto difficile per te?
"L'anno scorso il feeling con la moto non era così eccezionale. E' stata una stagione dura, ma ho imparato un sacco di cose che mi saranno utili nel 2016. Quindi con il pacchetto giusto ed il team giusto alle mie spalle penso di poter ottenere dei buoni risultati quest'anno".

Perché sei passato dalla Honda alla Ducati?
"In passato avevo avuto dei colloqui con la Ducati e mi erano sempre rimasti in testa, inoltre non mi sentivo particolarmente a mio agio sulla moto dell'anno scorso, quindi ho deciso di sfruttare questa possibilità, che per il momento sembra essere stata la mossa giusta".

Quali sono i tuoi primi pensieri dopo aver provato la moto a Valencia e Jerez?
"A Valencia l'ho trovata buona, ma era difficile capire dove fossimo. Quindi è stato positivo fermarsi qualche giorno e poi tornare in pista a Jerez, dove abbiamo fatto un bel passo avanti. Mi sento a mio agio sulla Desmosedici, inoltre stiamo lavorando bene insieme a Giacomo Guidotti (il suo nuovo capo meccanico, ndr)".

Gigi Dall'Igna sembra stimare particolarmente i tuoi feedback. E' un qualcosa che ti mancava alla Honda?
"Ogni costruttore dice di tenere conto dei tuoi feedback, ma dirlo e farlo sono due cose differenti. Una delle cose più importanti che ho visto a Jerez è che tanti ragazzi del team ufficiale Ducati hanno cercato di aiutarmi a capire la moto e mi hanno chiesto le mie sensazioni. Quindi è bello sapere di essere coinvolti anche nel lavoro della squadra ufficiale, perché mi può aiutare a crescere anche come pilota".

Pensi che potrai battere il tuo compagno Danilo Petrucci quest'anno?
"Danilo ha fatto un grande passo avanti lo scorso anno, che mi ha colpito molto. Ha un anno di esperienza in più sulla moto rispetto a me, ma non penso che questo sarà un grande problema. Mi sento già a mio agio sulla moto e credo che posso fare un buon lavoro al mio primo anno in Ducati".

Pramac può essere un trampolino di lancio verso una Ducati ufficiale?
"Questo è sicuramente il futuro che avrei pianificato nella mia testa. Questo è quello che penso che posso fare se con l'aiuto del team Pramac sarò in grado di raccogliere i risultati che si aspettano da me a Borgo Panigale".

 

Intervista di Jamie Klein

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