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MotoGP | Il talento di Martin mette pressione a Miller

Jack Miller percepisce Jorge Martin come una minaccia alla sua continuità con il team ufficiale Ducati nel 2023, visto l’esplosivo debutto dello spagnolo in MotoGP nel 2021, con una vittoria e quattro pole position.

Jack Miller, Ducati Team, Jorge Martin, Pramac Racing

Jack Miller, Ducati Team, Jorge Martin, Pramac Racing

Dorna

L’impressionante debutto di Jorge Martin in MotoGP ha messo in allerta Jack Miller. Anche se il pilota di Madrid ha potuto partecipare ai 14 dei 18 Gran Premi in calendario a causa di un brutto incidente avuto a Portimao, si è portato a casa il titolo di rookie dell’anno.

Al termine del lungo stop forzato per via dell’infortunio rimediato nell’incidente del Gran Premio del Portogallo, il portacolori del Pramac Racing ha vinto la sua prima gara in Austria. Inoltre, è salito sul podio in altre occasioni, conquistando durante tutta la stagione quattro pole position.

Nell’ultimo appuntamento della stagione a Valencia, ha tagliato il traguardo in seconda posizione, solo alle spalle di Pecco Bagnaia, ma davanti a Miller (in una stratosferica tripletta Ducati, la prima in MotoGP), dimostrando di essere un pilota da tenere in considerazione per il 2022.

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Se Martin continua a migliorare, la pressione su Miller per proseguire nel team ufficiale sarà enorme. L’australiano, che ha rinnovato a metà anno, andrà in scadenza di contratto nel 2022. Il pilota di Townsville inoltre è rimasto sorpreso dall’incredibile stagione di debutto del suo compagno di marca spagnolo.

“È un pilota completo e questo mi rende nervoso – ha ammesso Miller – Questa moto non è facile da guidare, ha il suo carattere. Tutti i debuttanti mi rendevano nervoso, perché erano sempre più veloci. Jorge ha fatto un ottimo lavoro, è stato molto professionale nel concentrarsi, e questo per esempio non è stato il mio caso, quando ho debuttato in MotoGP”.

Per Miller non è stato facile accettare che i suoi compagni di marca nei team satelliti fossero più veloci di lui in alcuni momenti della stagione. “Ora so come si sentivano Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci quando venivano sorpassati”, scherza l’australiano. “Non è una bella sensazione, assolutamente no. Spero che questi debuttanti continuino a prendere un po’ di ritmo. Dall’altra parte questo mi motiva per lavorare su me stesso ed essere un pilota migliore”, ha concluso Miller, che ha terminato la sua prima stagione con il team ufficiale in quarta posizione, con due vittorie.

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