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MotoGP | Il ritorno di Honda: comanda la classifica team

Il team Repsol Honda è leader nel mondiale team 2022 per la prima volta dopo due anni e mezzo grazie al buon risultato di Pol Espargaro e Marc Marquez nel Gran Premio del Qatar di MotoGP.

Pol Espargaro, Repsol Honda Team conduce

Foto di: MotoGP

L’inizio del Gran Premio del Qatar, prova inaugurale della stagione 2022 della MotoGP, ha regalato agli appassionati un’immagine a cui erano stati abituati per anni ma che non vedevano dall’ormai famoso infortunio di Marc Marquez a Jerez nel 2020. Partiti terzo e sesto rispettivamente, Marc Marquez e Pol Espargaro sono arrivati alle prime curve in prima e seconda posizione, con un ritmo indiavolato che ha sorpreso soprattutto le Ducati.

Espargaro si è portato al comando, dettando il ritmo per molti giri. Entrambi sono stati condizionati dalla scelta delle gomme e nel finale Pol ha ceduto la posizione non solo a Enea Bastianini, ma anche a Brad Binder. Tuttavia ha ottenuto un buon risultato per il team, con la terza posizione, mentre Marquez ha chiuso quinto dopo essere rimasto senza gomme.

Questo risultato ha consentito di raccogliere 27 punti per il team Repsol Honda (16 di Espargaro e 11 di Marquez), situazione che colloca la squadra giapponese in prima posizione nel campionato team, una cosa che non succedeva dalla fine del 2019. In quella occasione, nella fase finale del mondiale e con un piccolo contributo di Jorge Lorenzo (5 punti contro i 120 di Marquez nelle ultime cinque gare), Honda era riuscita a superare la coppia formata da Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, conquistando quello che fino ad ora è l’ultimo titolo.

Pol Espargaro, team Repsol Honda

Pol Espargaro, team Repsol Honda

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Nel 2020, con Marquez fuori dai giochi, HRC ha toccato il fondo, superando per poco i 100 punti e chiudendo a oltre 200 lunghezze del team Suzuki, campione quell’anno. Honda ha superato solamente Avinita e Aprilia, concludendo la sua peggior stagione della storia, per la prima volta senza una vittoria.

Nel 2021, con il ritorno di Marc Marquez (tre vittorie nonostante un anno di inattività e con cinque gare in meno), Honda ha chiuso la stagione al quinto posto nel mondiale con 250 punti. Quest’anno, con l’otto volte campione del mondo apparentemente recuperato e con un Espargaro nell’anno della verità, è già riuscita a conquistare un podio e a mettere entrambi i piloti in top 5 su una pista più favorevole ai rivali.

Inoltre, Honda ha approfittato del fatto che i compagni di squadra di Bastianini e Binder, Fabio Di Giannantonio e Miguel Oliveira rispettivamente, non hanno raccolto punti, con il portoghese finito a terra. Questo ha permesso al team HRC di collocarsi in cima alla classifica dei team, con due punti in più del team Gresini Racing.

Se Honda non era in testa al campionato dalla fine del 2019, non cominciava una stagione davanti a tutti dal 2018. A Losail, nel 2019, Andrea Dovizioso ha battuto Marquez in un finale da infarto e Danilo Petrucci ha chiuso in sesta posizione, davanti a Lorenzo, 13esimo. Questo aveva permesso alla Ducati di andare al comando della classifica piloti, team e costruttori. Per arrivare al dominio di HRC nella classifica team dopo la prima gara bisogna tornare al 2018, quando Dovi ha battuto ancora Marc in un duello. Tuttavia, Dani Pedrosa, all’epoca pilota Honda, è arrivato quinto e Lorenzo, che in quell’anno vestiva i colori Ducati, ha chiuso 12esimo. Questo aveva permesso a HRC di lasciare il Qatar con 4 punti di vantaggio sulla Rossa.

La MotoGP considera anche la classifica dei costruttori, il cui sistema di punteggio consiste nel tenere in considerazione solo il pilota per ogni singolo costruttore che in una gara ha ottenuto più punti (in questo caso Bastianini per Ducati, Binder per KTM ed Espargaro per Honda). questo fa sì che i giapponesi siano terzi in questa classifica.

Le sensazioni di Honda però sono state molto positive in questa prima gara, come affermavo da Espargaro: “Gran parte della gloria di oggi è grazie a team Repsol Honda, per il duro lavoro fatto durante l’inverno in Giappone per costruire questa nuova moto e permettermi di mostrare il mio vero potenziale”. Gli ha fatto eco Marquez: “Sono felice per Pol e lo sono per il team Repsol Honda. Questo risultato dimostra tutto il lavoro che hanno fatto e il potenziale di questa nuova moto”. Honda ha motivo di sorridere e i numeri permettono di recuperare un po’ di speranza.

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