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MotoGP | Il freddo e la pioggia rovinano il test della Honda a Jerez

Per due giorni, martedì e mercoledì, il test team HRC si è recato al Circuito di Jerez, dove il freddo e le difficili condizioni della pista non hanno reso le cose facili.

Stefan Bradl, Repsol Honda Team

Dallo scorso fine settimana, quando sono arrivati i camion con tutto il materiale, e fino a giovedì, quando hanno finito di smontare tutto quanto, la Honda ha avuto a disposizione il Circuito de Jerez, dove i test team di MotoGP e SBK hanno lavorato rispettivamente con Stefan Bradl e Tetsuta Nagashima.

La squadra di collaudatori Honda non vedeva l'ora di affrontare questi due giorni di lavoro, visto che da Tokyo erano arrivate alcune nuove parti in seguito ai feedback dei piloti titolari dopo il test ufficiale pre-stagionale 2024 svoltosi il 28 novembre a Valencia, mostrando una reattività che era già evidente a Cheste, dove era stata portata una moto completamente nuova. Cosa che non si vedeva da molti anni da parte della Casa giapponese.

Tuttavia, durante le due giornate di test di martedì e mercoledì, le ore di sole sono state poche e la temperatura è rimasta al di sotto dei 15 gradi, con l'asfalto troppo freddo ed in cattive condizioni per poter lavorare nel range richiesto dai pneumatici Michelin MotoGP. Mercoledì si è presentata anche la pioggia, che ha anticipato la fine dei lavori. Di conseguenza, Bradl non ha potuto fare molti giri o testare a fondo tutto il materiale.

Anche se inizialmente, a quanto pare, sembrava che la Honda avesse portato il motore 2024 a Jerez per un primo shakedown, la verità è che fino ai test ufficiali di Sepang, il prossimo febbraio, la HRC non porterà miglioramenti significativi in questo senso.

Stefan Bradl, Team LCR Honda

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Stefan Bradl, Team LCR Honda

"Le moto erano molto simili a quelle di Valencia, con alcuni miglioramenti, ma il motore era lo stesso", assicurano dalla Honda. "Per il test di Sepang ci aspettiamo aggiornamenti maggiori del motore, oltre a miglioramenti del telaio", hanno aggiunto le fonti. Per questo Motorsport.com presume che non ci sarà un motore 2024 completamente nuovo, ma piuttosto un'evoluzione di quello attuale.

Il test della Honda a Jerez fa già parte del nuovo pacchetto di concessioni che offre alla Casa di Tokyo ed alla Yamaha più pneumatici per i test privati, la libertà di girare su circuiti di loro scelta ed altri privilegi previsti dalle nuove regole approvate lo scorso novembre dai costruttori della classe regina.

Una di queste concessioni è stata quella di poter sviluppare i motori per tutta la stagione 2024, consentendo a Honda (e Yamaha) di implementare evoluzioni o, se ritenuto opportuno, di passare ad un motore completamente nuovo a metà stagione.

Il collaudatore della Yamaha Cal Crutchlow ha dichiarato, dopo il test di novembre a Valencia, che sperava di poter fare dei test prima della fine dell'anno e che i vertici della Casa di Iwata gli dovevano presentare un piano di lavoro prima di accettare l'offerta di rinnovo triennale che gli è stata presentata al GP del Giappone, dove ha corso come wild card.

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