MotoGP | Iannone: "Non avrei mai dovuto lasciare Ducati"
Andrea Iannone conferma che il suo rimpianto più grande è l'addio a Ducati che avvenne alla fine del 2016 per passare in Suzuki. Poi parla anche del prossimo futuro, che potrebbe vederlo correre in Superbike.
Il lungo periodo di attesa forzata è quasi finito. A novembre Andrea Iannone tornerà a essere un pilota impiegabile nei campionati FIM dopo la fine della squalifica per doping e potrà riprendere la sua carriera, cercando di togliersi altre soddisfazioni.
L'abruzzese ricevette una squalifica di 4 stagioni per essere risultato positivo al Drostanolone in un controllo antidoping fatto nel corso del Gran Premio della Malesia del 2019, ma ora il calvario è quasi giunto al termine. Per questo lui e il suo entourage stanno lavorando senza sosta per cercare di trovare una buona sella per la prossima stagione.
Nel corso di queste ultime settimane si parla di un approdo in World Superbike per difendere i colori del team GoEleven. Andrea, nel corso degli ultimi giorni, ha rilasciato un'intervista a Icon Magazine in cui ha toccato diversi punti.
Primo tra tutti, le cose che, a posteriori, avrebbe voluto cambiare della sua carriera in MotoGP. Dalle parole di Iannone sorge che il rimpianto più grande è stato, ed è tutt'oggi, l'addio a Ducati consumato alla fine del 2016, quando decise di passare in Suzuki.
"Se dovessi pensare alle cose che ho fatto, ma con la testa di oggi, avrei fatto molte cose in modo diverso", ha iniziato Iannone. "Per esempio, mi pento solo di aver lasciato la Ducati".
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Andrea Iannone, Ducati Team
Photo by: Ducati Corse
"Avevo diverse opzioni e ho scelto quella che ritenevo giusta (la Suzuki, ndr), ma alla Ducati ho lasciato il mio cuore".
Non solo MotoGP, perché il 34enne di Vasto si sente ancora un pilota in grado di poter dare tanto ad alti livelli. La Superbike, per esempio, è un'opzione che potrebbe rivelarsi concreta entro breve in vista del 2024.
"Per ora devo tenere la bocca chiusa, stiamo lavorando, pensando al futuro prossimo che è abbastanza vicino. La mia sospensione sta per finire e il traguardo è in vista. Riavrò la mia licenza a novembre".
"Ci sono contatti, conversazioni, stiamo parlando e sono felice ci sia ancora interesse per me. Questo mi rende orgoglioso e felice. Poi, dove, come e quando, Superbike o MotoGP, è troppo presto per dirlo. Ma in questi anni abbiamo sempre lavorato per tornare. Ho perso molto tempo, ma la cosa più importante è prendere tutto con dignità".
"Non voglio vendette, non mi sono mai piaciute, negli ultimi anni mi sono sentito libero, mai in trappola. Spero di tornare a fare quello che mi piace, andare in moto a 300 km/h, più forte che posso, sentirmi più leggero. Questa è la mia vita"; ha concluso Iannone.
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