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MotoGP | Honda: perché Di Giannantonio è il più adatto a sostituire Marquez

L'attuale situazione di mercato pone Fabio Di Giannantonio come il più adatto a sostituire Marc Marquez nel factory team Honda in vista del 2024.

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Ad un mese esatto dalla fine della stagione 2023, il 26 novembre a Valencia, il team Repsol Honda è l'unico sulla griglia della MotoGP a non aver completato la line-up per la prossima stagione. Si tratta di una situazione assolutamente anomala, ma alla quale la Casa giapponese è stata costretta dalla partenza di Marc Marquez, annunciata un paio di settimane fa dopo che lo spagnolo aveva passato mesi a raccogliere i pezzi.

L'otto volte campione del mondo ha iniziato a dare segnali di una possibile partenza prima della scadenza del contratto e, con discrezione, la Honda ha iniziato a cercare un possibile sostituto, sempre in base ad un parametro non negoziabile: l'accordo sarebbe stato solo di un anno.

L'idea dei capi della HRC è quella di avere le mani libere per il mercato del 2025, quando la stragrande maggioranza della griglia - tutti tranne Brad Binder - terminerà il proprio contratto con le squadre attuali.

Questa condizione ha ristretto le opzioni della Honda, con la maggior parte dei potenziali candidati che hanno chiesto di andare oltre il 2024, indipendentemente dalle considerazioni finanziarie.

Il primo obiettivo della Honda era Miguel Oliveira. Il pilota portoghese gareggia con la tuta della RNF, ma il suo contratto è con Aprilia e scade alla fine del 2024. Oliveira sarebbe disposto a sedersi al tavolo con l'azienda di Noale per cercare di concordare un'uscita amichevole, a patto che Honda riesca a garantire un rapporto a lungo termine.

Al momento, le trattative tra il costruttore di Tokyo e il ragazzo di Pragal sono in una fase di stallo e nessuna delle due parti sembra disposta a fare un passo avanti per incontrarsi.

Con il numero 88 lontano, le opzioni della Honda sono drasticamente ridotte, soprattutto dopo l'annuncio del rinnovo di Iker Lecuona con la struttura che gareggia nel Mondiale Superbike. Il pilota valenciano ha fatto un buon lavoro quando gli è stato chiesto di fare delle sostituzioni. È sceso in pista a Jerez, Assen, Silverstone, Spielberg e Montmelò, ma la Honda preferisce tenerlo concentrato sul progetto Superbike.

A questo punto, Motorsport.com ritiene che l'opzione più valida sia l'unica attualmente sul mercato. Vale a dire, incorporare Fabio Di Giannantonio, che lascerà la sua moto nelle mani di Marquez quando si unirà al team Gresini.

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Nato a Roma, Diggia ha compiuto 25 anni quindici giorni fa e questa è la sua seconda stagione nella classe regina, sempre con la squadra di Faenza. Finora i suoi risultati non sono stati in linea con quanto ci si aspetta da un pilota della MotoGP.

Tuttavia, qualcosa è cambiato in lui di recente, quando si è trovato senza sella per il 2024. Da allora, Di Giannantonio ha ottenuto i suoi due migliori piazzamenti nei Gran Premi. In Indonesia si è classificato quarto, per poi fare meglio lo scorso fine settimana in Australia, dove ha ottenuto il suo primo podio in MotoGP. Quest'ultimo risultato potrebbe significare per il numero 49 il visto per il team Repsol Honda.

"Il mio manager si sta recando in Thailandia e questo fine settimana terrà alcuni incontri per cercare di approfondire le mie opzioni per il futuro", ha spiegato Fabio giovedì dal circuito di Buriram.

In particolare, Diego Tavano, il suo manager, dovrebbe incontrare venerdì mattina Alberto Puig, il team manager della HRC. "Per quanto mi riguarda, continuerò a concentrarmi sul mantenimento del mio livello attuale", ha aggiunto Diggia.

"Penso che nelle prossime due settimane sapremo qualcosa di più concreto, non credo che questo fine settimana si concluderà qualcosa. Stiamo lavorando bene e nelle prossime settimane penso che possa venir fuori qualcosa di buono", ha ammesso il pilota, che è disposto a firmare solo per una stagione.

Quando Motorsport.com gli ha domandato cosa potrebbe portare alla Honda come pilota, il pilota romano ha risposto con convinzione: "Il lavoro".

"Sono un gran lavoratore, per tutta la mia carriera ho dimostrato di esserlo, mi piace abbassare la testa e stringere i denti, concentrarmi, anche senza pensare tanto ai risultati. Ovviamente i risultati sono molto importanti, ma quest'anno siamo arrivati da lontano e siamo riusciti ad arrivare. Lavoro duramente, questo è ciò che posso portare alla Honda".

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