Se da una parte i piloti sono stati estremamente diplomatici nel commentare le nuove regole della
MotoGp, che hanno richiesto un lavoro di grande mediazione a
Carmelo Ezpeleta per provare ad accontentare tutti, ma forse finire per non accontentare nessuno, i rappresentanti delle Case hanno iniziato a dire la loro a
Losail.
Ora di fatto ci sono tre tipologie di moto sullo schieramento di partenza: le
"Factory", le
Ducati e le
"Open". Le
"Factory" possono usare il proprio software di gestione della centralina, ma hanno la limitazione di 20 litri di carburante e 5 motori per completare la stagione, per di più con il freezing. Le
"Open" invece utilizzano il software Magneti Marelli, ma hanno a disposizione 24 litri di benzina, 12 motori senza freezing ed una gomma più morbida.
In mezzo si inseriscono le
Ducati, che potremmo chiamare
"Factory 2", essendo un ibrido: avranno infatti software proprio, ma anche 24 litri di carburante, 12 motori senza freezing e la gomma più morbida. Tutto questo fino a quando non otterranno una vittoria, due secondi posti o tre terzi posti, risultati che le farebbero scendere a 22 litri e 9 motori. Se il conteggio delle vittorie dovesse arrivare a tre invece perderebbe anche la gomma più morbida.
Per la
Honda ha preso la parola
Livio Suppo, team principal della
HRC e braccio destro di
Shuei Nakamoto, che ha parlato di buon compromesso, soprattutto in relazione al graduale passaggio all'elettronica unica previsto per il 2016: "
E' stata salvaguardata la possibilità di sviluppare l'elettronica, anche se devi condividere i risultati con gli altri. Un buon compromesso".
In casa
Yamaha invece non sembrano aver preso affatto bene le svolte regolamentari degli ultimi giorni e a chiarirlo è stato
Kouichi Tsuji, che non si è perso in giri di parole: "
Ora le Open hanno troppi vantaggi". Non resta che attendere poche ore per avere i primi verdetti della pista...
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