MotoGP | Guidotti: "Avere Acosta e Marquez insieme sarebbe un gran colpo"
Nonostante il grande debutto del rookie spagnolo, quando è stato stuzzicato sul futuro di Marc Marquez, il team manager della KTM non ha nascosto che la possibilità di formare un "dream team" con entrambi sarebbe sicuramente intrigante.
E' nata quasi come una battuta, ma intanto Francesco Guidotti il sasso l'ha lanciato. Con il suo approdo in orbita Ducati, seppur sulla moto satellite del Gresini Racing, tutti avevano dato per chiuso il capitolo del flirt tra Marc Marquez e la KTM di cui si era parlato tanto lo scorso anno. Cosa che oltretutto pareva essere stata seppellita definitivamente dal sensazionale debutto in MotoGP di Pedro Acosta, che alla sua prima gara ha già dimostrato di essere capace di battagliare con i big della classe regina.
Anche Brad Binder poi ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, perché nel weekend di Lusail si è portato a casa due secondi posti e dopo il round inaugurale occupa la medesima posizione anche nella classifica iridata, staccato di appena due punti dal vincitore domenicale, il campione in carica Pecco Bagnaia.
Anche se siamo solo alla prima gara della stagione, il mercato della MotoGP non dorme mai, a maggior ragione in un anno in cui vanno in scadenza i contratti della maggior parte dei top rider della griglia (ma non quelli dei già citati Binder ed Acosta).
E quando è stato stuzzicato sul tasto Marquez, che lui conosce benissimo avendoci lavorato insieme ai tempi della 125cc, pur buttandola lì come una battuta, il team manager della squadra ufficiale della Casa di Mattighofen non ha nascosto che l'idea di un "dream team" con l'otto volte iridato e l'astro nascente Acosta sarebbe molto intrigante.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
"Pedro non dobbiamo andare a cercarlo, ma ce l'abbiamo già, quindi partiamo già con un bel vantaggio sulle decisioni da prendere. Per quanto riguarda Marc, non nascondo che a me piacerebbe averlo lo stesso (ride). Averli tutti e due sarebbe un gran colpo", ha detto Guidotti ai microfoni di Sky Sport MotoGP.
"Intanto è andato molto bene, ma mi sembrerebbe strano se lui avesse voglia di cambiare tre moto in tre anni per iniziare a capirla ed adattarsi, non fosse altro che per l'età che ha. Lui si giocherà le carte che ha dov'è o comunque con quella moto per il futuro secondo me", ha aggiunto.
Chiusa questa parentesi, il manager italiano ha speso parole molto importanti per il debutto di quello che sembra davvero poter rappresentare il futuro della MotoGP: "Mi ha ricordato il debutto di Martin nel 2021, quando aveva fatto una partenza incredibile ed era là con il gruppo di test, poi aveva perso terreno piano piano perché la gestione di una gara di MotoGP è diversa e più complicata. Sono ragazzi che hanno dentro un qualcosa in più".
"Pedro ha avuto subito un buon feeling con la moto, ed è fondamentale. Sta imparando velocemente e ha sfruttato al massimo la situazione in cui si è trovato, perché un debuttante imparare di più facendo metà gara con i primi cinque che 22 giri con il quindicesimo", ha concluso.
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