MotoGP | Espargaró: "Mi preoccupa perdere il terzo posto"
Il pilota dell'Aprilia, tredicesimo nella classifica combinata al termine della prima giornata di libere a Valencia, si è detto preoccupato già da tre gare dalla possibilità di perdere il terzo posto nel Mondiale.
Non è stato uno dei venerdì più facili della stagione per Aleix Espargaró, caduto nelle seconde prove libere e costretto a cambiare il suo programma iniziale.
Lo spagnolo, che nelle ultime quattro tappe del calendario è riuscito a totalizzare solo 18 punti, può vantare solo una lunghezza di margine su Enea Bastianini che nello stesso periodo ha totalizzato 48 punti, 30 in più di lui.
Mentre la Aprilia non riesce ancora a capire il crollo verificatosi da quando il campionato ha affrontato le trasferte extraeuropee, Espargaró non vuole perdere quel terzo posto che, se raggiunto, rappresenterebbe un risultato storico per la casa italiana.
"Pensavo che tornare in Europa ci avrebbe aiutato di più. Penso che siamo molto più forti di quanto non dica la classifica, ma abbiamo sofferto per la mancanza di trazione", ha riassunto il catalano, il cui miglior giro lo ha lasciato a più di sei decimi da quello firmato Luca Marini.
"Se sono preoccupato per il terzo posto nel Campionato del Mondo? Sono tre gare che mi preoccupo", ha detto il pilota dell’Aprilia consapevole del vantaggio che il suo rivale su una moto del team Gresini ha in sella alla Desmosedici. "Enea non è brillante qui come in altri circuiti, quindi sono ottimista”.
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Per Aleix l’Aprilia deve raccogliere tutte le informazioni disponibili per trovare le ragioni del recente calo di prestazioni della RS-GP. Soprattutto se l'idea è quella di lottare nuovamente per il titolo nel 2023.
"Per lottare per il Campionato del Mondo la prima cosa da fare è capire cosa è successo nella seconda metà di questa stagione. E poi dobbiamo trovare potenza, ancora potenza", ha spiegato Espargaró che è poi tornato sulla questione del peso dei piloti e sul dibattito se sia opportuno fissare un minimo, in modo che i piloti più grandi e pesanti non siano svantaggiati.
"È assurdo dire che se si pesa meno non si ha alcun vantaggio. Sono uno dei più alti in griglia, ma in palestra mio fratello, che è molto più basso di me, solleva molti più pesi", ha detto il 33enne pilota dell'Aprilia, convinto di avere ancora le carte in regola per tornare in auge nella prossima stagione: "Sono uno dei tre piloti più preparati fisicamente in griglia”.
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