MotoGP | Ducati: c'è una nuova carena con gradini e feritoie
A quanto pare il collaudatore Michele Pirro non sta solamente verificando che sia tutto in ordine in vista dell'arrivo dei piloti titolari, perché nella seconda giornata dello Shakedown ha effettuato degli esperimenti aerodinamici con una carena che sembra mischiare i concetti delle due soluzioni del 2023, introducendo però nuovi gradini e feritoie.
Gigi Dall'Igna è stato di parola: sul palco di Madonna di Campiglio, durante la presentazione della squadra ufficiale Ducati, aveva promesso che avremmo visto un pacchetto aerodinamico inedito sulla Desmosedici GP nei test di Sepang.
Ci si attendeva di vedere qualcosa la settimana prossima, nei test collettivi, con l'arrivo dei piloti titolari, invece nel box della Rossa gli esperimenti sono iniziato già nello Shakedown, con i fotografi che hanno avuto modo di pizzicare il collaudatore Michele Pirro in azione con una carena nera che racchiudeva diverse novità.
L'immagine di cui disponiamo purtroppo non è troppo chiara per il momento, ma si può notare che sostanzialmente c'è un incrocio tra le due soluzioni che la Ducati aveva omologato per le GP23 nella passata stagione.
Nella parte bassa della carena, infatti, è sempre presente il diffusore, quindi la soluzione che era stata scelta dai due piloti ufficiali, il due volte iridato Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Questo però si accoppia con il gradino che lo scorso anno abbiamo visto sulle GP23 del Prima Pramac Racing.
La differenza sostanziale è proprio qui, perché il gradino non è più lungo come tutta la fiancata: la carena parte molto stretta e poi si allarga poco dopo il diffusore. La novità è appunto che ora c'è un gradino anche nella sezione frontale, sul quale si può notare una feritoia piuttosto ampia per il passaggio dell'aria. A giudicare da questa immagine postata sui social dai colleghi di GPOne.com, questo soffiaggio avrebbe il suo sfogo nella parte inferiore della carena, dove si può vedere una seconda feritoia.
A giudicare anche dalla presenza di parecchio nastro americano, la sensazione è che si tratti ancora di soluzioni fatte in prototipazione, quindi che questa sia ancora una fase di sperimentazione. Insomma, Dall'Igna è stato di parola, ma da qui all'inizio del Mondiale potrebbero esserci ancora delle sorprese.
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