MotoGP | Concessioni: Ducati avrà meno gomme, motori e wild card nel 2024
La Casa di Borgo Panigale avrà limitazioni per quanto riguarda gomme, test e motori, e non potrà godere di alcuna wildcard, mentre Honda e Yamaha godranno di concessioni per colmare il divario. KTM e Aprilia però chiedono ulteriori tagli per Ducati.
Venerdì a Sepang, il direttore sportivo della MotoGP, Carlos Ezpeleta, ha illustrato ai cinque costruttori impegnati nel Mondiale della classe regina una prima bozza delle misure volte a consentire ai marchi giapponesi di recuperare parte del terreno perso nei confronti di quelli europei.
Questa prima versione delle concessioni, che verrebbero applicate a partire dalla stagione 2024, sarebbe "accettabile" per la Ducati, come ha ammesso a Motorsport.com una fonte del costruttore. Tuttavia, né KTM né Aprilia sarebbero disposte ad accettare le misure, in quanto chiedono ulteriori tagli per la Casa bolognese. Tagli aggiuntivi che però la Ducati non è disposta ad accettare.
"Sarà difficile che la questione delle concessioni vada avanti perché ci sono due costruttori che sono contrari", ha spiegato una fonte Honda.
Il sistema ideato dal campionato si fonderebbe su una scala di punti basata sulla classifica del Mondiale Costruttori, che attualmente è guidata dalla Ducati con 601 punti, seguita da KTM (326), Aprilia (287) e dalle due Case giapponesi, Honda e Yamaha, rispettivamente con 166 e 165 punti. Più punti hai, logicamente, è più grandi sono le limitazioni.
La punta di diamante di questo nuovo sistema di concessione sarebbero gli pneumatici. Attualmente ogni costruttore ha diritto a 200 unità a stagione per i test privati. La gamma di unità a disposizione di ciascun pilota andrebbe da 230 per Yamaha e Honda a 170 per Ducati, mentre KTM e Aprilia si collocherebbero in una fascia intermedia.
Anche il numero di wild card verrebbe assegnato in base ai punti, lasciando Ducati senza inviti ed aumentando quelli dei costruttori giapponesi.
Anche se in linea di principio il numero di giorni di test privati rimarrebbe invariato, la riduzione degli pneumatici disponibili modulerebbe anche questi, riducendo il numero di giorni per i piloti dei costruttori con il maggior numero di punti.
Mentre la Ducati sarebbe disposta ad accettare queste condizioni, i rivali europei chiedono un'ulteriore riduzione: il numero di pneumatici dovrebbe essere ridotto a 140 all'anno, una cifra che alle porte di Bologna non sono disposti ad accettare, soprattutto se KTM e Aprilia possono mantenerne 200 a stagione.
Un altro dei punti proposti è il numero di motori a disposizione di ciascun pilota per stagione, attualmente sette, mentre nel caso delle squadre con meno punti sarebbero di più, anche se il numero esatto è ancora da decidere.
Con una proposta ancora da perfezionare, Carlos Ezpeleta spera di riuscire a convincere i costruttori più contrari al nuovo sistema di concessioni e di annunciare ufficialmente la misura tra le gare del prossimo fine settimana in Qatar e di Valencia il 26 novembre, in modo che sia la Yamaha che la Honda possano iniziare a lavorare per colmare il divario con i marchi europei già nel 2024.
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