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MotoGP | Ducati assicura che non firmerà alcun pilota "esterno"

Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Ducati, ha spiegato che il marchio italiano non si rivolgerà al mercato a medio termine, ma allestirà la squadra ufficiale ed il Pramac Racing con i piloti già sotto contratto.

Dettaglio della Ducati 2022

Foto di: Ducati Corse

Dopo la partenza di Andrea Dovizioso alla fine del 2020, la Ducati ha attuato una politica di contenimento dei costi che ha avuto un impatto diretto su quella era stata la sua più recente politica di reclutamento dei piloti.

Salari astronomici come quelli di Jorge Lorenzo, che in sole due stagioni (2017 e 2018) ha intascato 30 milioni di euro, hanno dato il via ad una riduzione selvaggia in seguito allo scoppio della pandemia e per i suoi relativi effetti.

Tanto che, l'anno scorso, la Casa di Borgo Panigale ha coperto gli stipendi base di tutti i suoi piloti (i piloti ufficiali, quelli Pramac ed Enea Bastianini) con tre milioni di euro. Cifra alla quale andavano aggiunti i bonus concordati in base ai risultati.

Con le aggiunte di Jorge Martin e Bastianini, il costruttore bolognese ritiene che le sue esigenze siano coperte sul fronte piloti. Da un lato hanno Pecco Bagnaia e Jack Miller nel team ufficiale, con Martin e Johann Zarco in Pramac e Bastianini nel Gresini Racing.

I buoni risultati di Bagnaia (vice-campione nel 2021) e Martin (una vittoria e quattro podi al debutto) fanno sì che, in vista del 2022, lo stipendio base di tutti i piloti si aggiri intorno ai 4,3 milioni di euro.

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Tra questo ed il potenziale che esiste in "casa", Ducati non sta pensando di guardare altrove, nonostante le opportunità che potrebbe generare il mercato, con un Fabio Quartararo abbastanza deluso dalla mancanza di sviluppi della Yamaha e con un Joan Mir che si lamenta di non avere un valido interlocutore in Suzuki.

"L'intenzione della Ducati è quella di allestire il factory team a partire dai piloti che abbiamo a disposizione. Questo significa che non firmeremo nessuno da fuori", ha detto Ciabatti a Motorsport.com.

"I piloti che abbiamo già nel gruppo Ducati sono il futuro dell'azienda. E questo vale sia per il factory team che per Pramac, ma anche per il resto delle squadre indipendenti", ha aggiunto il manager italiano.

Ducati prevede di finalizzare il rinnovo biennale di Bagnaia prima dell'inizio del prossimo campionato in Qatar, tra meno di un mese (6 marzo). Il torinese è sicuro del suo posto, soprattutto dopo la grande stagione dell'anno scorso, nella quale ha concluso al secondo posto, con quattro vittorie e nove podi.

Il caso di Miller è una questione diversa, perché l'intenzione è quella di aspettare per vedere l'evoluzione di Martin e Bastianini, che sono candidati alla seconda Desmosedici GP rossa. "In questo senso", ha spiegato Ciabatti, "dobbiamo scegliere chi crediamo che siano i due piloti migliori per formare la squadra ufficiale. Quelli che ci offrono le garanzie migliori di poter vincere il Mondiale".

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