Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

MotoGP | Dovizioso: "Non mi aspettavo tanto calore, mi sono commosso"

Il forlivese ha concluso la sua carriera in MotoGP con il 12° posto di Misano, ma oggi sono state soprattutto le emozioni ad avere il sopravvento, in una giornata in cui le prestazioni avevano un valore assolutamente relativo.

Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing
17

Si può chiudere una gara al 12° posto ed essere comunque uno dei piloti più acclamati di giornata? Assolutamente sì se è la tua ultima gara in MotoGP e nell'ultimo decennio sei stato uno dei piloti più acclamati di questo mondo. Andrea Dovizioso sapeva che a Misano non sarebbe scoppiato magicamente il feeling con la sua Yamaha del Team RNF, ma si è goduto fino in fondo la sua avventura nella classe regina. La festa è andata anche oltre le previsioni ed anche il suo "discorso d'addio" non è stato da meno.

"Mi ha sorpreso tutto questo calore. Me lo aspettavo, ma non così tanto. Diciamo che quando le persone fanno certe cose per te perché ci tengono e non perché sono obbligate, lo capisci. E non me l'aspettavo. Questa è una conferma di quanto sono riuscito a trasmettere il mio personaggio, specialmente a fine carriera con la Ducati, anche se non siamo riusciti a vincere il campionato", ha detto Dovizioso quando ha incontrato i media a fine giornata.

"Mi ha fatto strapiacere e questo weekend non poteva andare meglio. Mi aspettavo un fine settimana molto più normale, quindi voglio ringraziare tutti: dai fan che sono venuti alla gara con gli striscioni, a tutta la gente che ho incontrato nel paddock, ai team, perché la maggior parte delle persone con cui ho lavorato si sono presentate a salutarmi", ha aggiunto.

Che pensieri ti passavano per la testa all'ultimo giro, sapendo che era l'ultimo in MotoGP?
"L'ultimo giro, da solito pilota razionale, ero indeciso se fare il mio giro veloce della gara o godermelo. Ogni settore cambiavo idea, quindi non ho fatto il mio giro veloce per poco e un po' me lo sono goduto. Ma è in linea con il personaggio dai (ride). Però è stato bello, perché all'ultimo giro c'erano già tutti i miei amici con le bandiere alla curva 14. Mi ha fatto veramente tanto piacere".

I piloti hanno fatto un video per te e ti hanno fatto emozionare...
"Non c'è uno che mi abbia colpito in particolare, ma devo dire stra-grazie a tutti quelli che lo hanno fatto. E stiamo parlando veramente di nomi importanti, quindi non me lo aspettavo. Le cose che mi sono state dette, che non sono state per niente banali, mi hanno commosso. Sono cose che non sono di facciata, quindi ti toccano e mi sono messo a piangere".

C'è qualcosa che cambieresti nella tua carriera?
"Varie cose le farei diversamente, perché dopo che le hai fatte è facile modificarle e farle meglio. Sarei un'ipocrita a non dire così, ma non ho rimpianti troppo grossi. E' per questo che sono molto sereno oggi a ritirarmi, poi è ovvio che ci sono cose che si potevano fare meglio. E' più una questione di dettagli".

Tu invece cosa pensi di lasciare in eredità a questa MotoGP?
"Più che le vittorie, che sono state esaltate per alcune manovre estreme, che sono state spettacolari e sono un po' il mio marchio di fabbrica. Ma riuscire a tornare competitivi e lottare per il Mondiale con la Ducati per come era messa quando sono arrivato, è stata una soddisfazione enorme a livello personale, perché non stiamo parlando di soffrire solo tre o quattro gare per adattarsi alla moto. Si tratta di svilupparla e ci sono voluti degli anni per ottenere quello che volevamo insieme alla squadra. Quella a livello professionale è stata la cosa più bella".

Tu sei l'unico che ha battuto regolarmente Marc. Cosa ti ha detto oggi quando è venuto a salutarti sulla griglia?
"Niente di particolare, comunque c'è rispetto e quando vengono fatte queste cose fa piacere. E' vero che ci sono le telecamere, ma fa piacere".

Da domani ti dedicherai al motocross: a che livello lo farai? Amatoriale o punti al Mondiale?
"Macché Mondiale, magari! Il massimo che posso fare è l'Italiano, che l'ho già fatto l'anno scorso. Voglio far bene l'Italiano, ma non sarà semplice".

Ma se ti chiamasse un marchio per chiederti di fare il tester e di sviluppare una MotoGP, prenderesti in considerazione la cosa?
"Io sto tenendo le porte aperte in generale, perché nella mia vita ho imparato che non bisogna chiuderle a priori. Non lo so, sono totalmente rilassato, perché ho già i miei programmi. Se poi mi dovessero arrivare delle proposte interessanti, sono totalmente aperto a parlarne".

Alla fine del 2020 ti avevamo ringraziato sperando di rivederti. Oggi è un vero e proprio addio: quanto sono diverse le tue sensazioni?
"Completamente. Diciamo che sono cambiate tutte le dinamiche della MotoGP, il modo cui si deve correre, quindi è la reale fine. Non perché non possa più essere competitivo, ma perché bisognerebbe ricreare tutta una situazione che sarebbe difficile da trovare. Poi anche io non ho troppa spinta a cercarla".

Con te saluta definitivamente una generazione di campioni e di lotte che probabilmente non sarà più ripetibile...
"Da pilota, io penso che se l'obiettivo è quello di avere più battaglia, bisognerebbe cambiare il regolamento, ma lo si può fare solo quando terminano gli accordi. Tecnicamente, però, si potrebbero fare delle modifiche per rimodellare il modo in cui si fa il weekend e si corre. Quello aiuterebbe tantissimo. A livello di personaggi e di piloti, ce ne sono di molto talentuosi, ma mediaticamente cercano di stare molto tranquilli nei comportamenti, quindi c'è un po' meno rivalità. Ma io credo che questo succeda perché tecnicamente non c'è la possibilità di fare tanti sorpassi. Di conseguenza, non succedono cose".

Tuo padre è molto orgoglioso di un tuo record, perché non hai mai saltato una gara per infortunio da quando corri nel Mondiale...
"Mio papà dice tante cose (ride), ma non parlerei di minimoto o cose del genere, tarerei le cose sulla MotoGP. Comunque è in linea con il mio personaggio, anche se ci vuole un po' di fortuna, perché quando cadi non sai mai come vanno a finire le cose. Ma l'approccio alle prove ed alle gare dipende molto dalle caratteristiche del pilota".

Bagnaia ha riconosciuto che, se oggi c'è una Ducati così competitiva, è anche merito del lavoro che hai fatto nei tuoi otto anni a Borgo Panigale...
"Se Pecco dice una cosa del genere, è segno di maturità e lo ringrazio tanto perché è una bellissima cosa da dire e non era obbligato a farlo. Non era da tutti. Penso che se per lui essere consapevole di quello che è stato il percorso sia una grossissima mano per raggiungere i suoi obiettivi. Ma mi sembra che è quello che sta facendo".

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Fotogallery MotoGP | Bagnaia e Bastianini incantano Misano
Prossimo Articolo MotoGP | Il sorpasso di Bagnaia non preoccupa Aleix Espargaro

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia