MotoGP | Di Giannantonio si vede più riserva che in Moto2 o SBK
Fabio Di Giannantonio è ancora in cerca di un posto in MotoGP per il 2023, ma la forbice si restringe sempre di più e sembra che davvero non ci sia spazio per lui sulla griglia. Il romano esclude categoricamente la Moto2 e la Superbike, sostenendo che una strada percorribile (e preferibile) sarebbe quella di fare il pilota di riserva in qualche team.
La lotta per il titolo mondiale tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin è uno dei temi caldi di Lusail, ma a tenere banco c’è ancora il mercato piloti. Con Luca Marini che sembra sempre più vicino alla firma con Honda e Fermin Aldeguer pronto a passare in MotoGP con Mooney VR46, Fabio Di Giannantonio si sente messo all’angolo. Il romano lascerà il team Gresini al termine di questa stagione per fare posto a Marc Marquez, ma sembra che non riesca a trovare spazio nella classe regina.
“No, non ho particolari notizie”, esordisce Diggia al consueto incontro con la stampa, che attende notizie sul suo futuro. “Ora ci sono quelle due selle in MotoGP che sono ancora libere, ma penso che fra qualche ora sapremo tutto. Ho chiesto di non sapere nulla fino a domenica, perché voglio solo pensare alle gare. È diventato davvero troppo stressante. Penso che domenica sapremo tutto e quando a Valencia porrete di nuovo la domanda, risponderò con qualcosa di concreto, spero”.
L’idea del portacolori Gresini è quella di rimanere in MotoGP, ribadendo il concetto che porta avanti ormai da settimane: “Penso di meritare di restare”. Tuttavia, tutto lascia pensare che la griglia del 2024 non abbia spazio per lui. Dunque, cosa resta da fare? Un ritorno in Moto2 o addirittura un cambio di campionato? La Superbike, per esempio. Queste però sono opzioni che Diggia non contempla, perché la sua idea è quella di restare dov’è.
“La Moto2? Al momento no, non è un’opzione e non voglio che lo sia”, risponde in maniera categorica. “Merito pienamente la MotoGP, sono un pilota MotoGP e questa situazione è stata abbastanza strana. È successo veramente di tutto e sono un po’ arrabbiato. È il mio secondo anno in MotoGP, ho tutti i risultati da parte mia per restare. Una Moto2 sarebbe una situazione di perdita per me. Anche come persona non credo di meritare questo. Cambiare campionato? Nemmeno questa è un’opzione. Fermarmi un anno? Assolutamente no, se ti fermi, stai a casa. Bisogna avere un buon piano, Moto2 e Superbike non sono un bon piano per me. Ho 25 anni e non è logico per me tornare nella classe intermedia o andare nelle derviate. Quest’età è perfetta per maturare e crescere in MotoGP”.
Un altro piano, o comunque l’unico modo per rimanere in MotoGP, è quello di ricoprire il ruolo di pilota di riserva o tester per un marchio. Non è chiaramente la prima scelta del pilota di Roma, ma se dovesse essere l’unica strada percorribile, non sottovaluta di intraprenderla: “Diciamo che al momento non è un’opzione reale che io abbia. Ma ovviamente dobbiamo fare qualcosa per essere in griglia. Se non per l’anno prossimo, per il 2025. In fondo, sono pur sempre un pilota MotoGP e i risultati che ho fatto rimarranno per sempre. Se la merito oggi, la meriterò anche l’anno prossimo e nel 2025. Proviamo a trovare il miglior modo per restare e se non sarà l’anno prossimo, almeno fra due”.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing
“Diciamo che non mi piace questa situazione. Anche il fatto di fare il tester è un’opzione, ma non è una cosa che mi piace davvero. Perché penso di meritare di rimanere. Ma se questa deve essere la situazione, sicuramente è un’opzione perché abbiamo visto che questo sport è pericoloso. Ci sono molte gare, tanti incidenti. Si può avere una sorta di carta da giocare, se disputi una gara da sostituto, magari fai un bel lavoro e brilli per il futuro. Questo sarebbe meglio piuttosto che correre in un altro campionato”, prosegue.
Il 2023 di Fabio Di Giannantonio è stato molto travagliato, dal cambio di capotecnico che lo ha costretto a ripartire da zero alle manovre di mercato che sono iniziate a settembre e che ancora adesso lo vedono protagonista. Ci sono stati contatti con Honda e, quando sembrava fatta, è spuntato il nome di Luca Marini. Si poteva paventare l’ipotesi Mooney VR46, ma anche in questo caso la squadra di Valentino Rossi sembra voler pescare altrove. Cosa resta a Diggia?
“È stato un effetto domino, la scelta di Marc è stata sorprendente per tutti, penso”, dichiara il pilota Gresini. “Ha lasciato la Honda dopo 11 anni, hanno interrotto il rapporto più vincente della storia e lui correrà in un team privato, quello dove sono io, al mio posto. Quindi sicuramente questo è stato il primo domino. Poi c’era il posto in Honda, eravamo molto vicini, ma ora sembra che vogliano un altro pilota. Ora l’ultimo posto è quello in VR46, che per me sarebbe fantastico perché ho molto rispetto per loro e per quello che la Academy sta facendo. Ma anche qui sembra che vogliano un altro pilota, e questo è il terzo domino. I posti sono finiti, quindi sicuramente da Marc è iniziato tutto ed è stata come una palla di neve che è diventata sempre più grande”.
A Di Giannantonio restano ancora due weekend da disputare con la squadra di Fausto Gresini prima di lasciare la Ducati. Cosa succederà in futuro? Diggia non lo sa, ma di una cosa è certo. Vuole andar via lasciando un bel ricordo: “Quest’anno è stato duro, anche a casa abbiamo parlato con amici, famiglia… Ho detto che se questo deve essere il mio ultimo anno in MotoGP, devo concluderlo con un podio. L’ho fatto! Ma ora ci sono altre due gare, quindi ora il mio obiettivo è vincere. Magari non ci riesco, ma sicuramente darò tutto.
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