MotoGP | Diggia: “Mi tolgono il giocattolo, ma così ne trovo un altro”
Fabio Di Giannantonio centra il primo podio in MotoGP nel Gran Premio d'Australia, che ha concluso in terza posizione. Grande prova di forza del romano, che sta disputando le ultime gare con il team Gresini e affronta un futuro incerto. Con il risultato odierno però spera di trovare un'altra sistemazione per il 2024.
“Respira”, si leggeva sulla lavagna esposta a Fabio Di Giannantonio sul rettilineo a ogni singolo giro del Gran Premio d’Australia. In alto l'aria è pulita e ora Diggia può respirare a pieni polmoni l’odore del podio. Già, perché nella gara lunga, anticipata ad oggi per l’allerta meteo, il romano del team Gresini è stato autore di un’altra solida prova che gli ha permesso di capitalizzare tutto il lavoro svolto fino ad ora.
In una gara dominata da Jorge Martin ma vinta da Johann Zarco proprio nel finale, c’è stata la dimostrazione che la gestione delle gomme era la chiave per vincere. Questo forse l’hanno ragionato tutti i piloti di testa, ad eccezione dello spagnolo del team Pramac, che è diventato preda facile nell’ultimo giro. Il “lupacchiotto” Di Giannantonio non si è tirato indietro e ha sognato il primo gradino del podio, salvo arrendersi poi a uno stratosferico Zarco.
“Io andavo forte, ma Zarco era messo un po’ meglio”, ha spiegato Diggia ai microfoni di Sky dopo la gara. “Alla fine faceva delle curve da paura, era molto preciso e riusciva ad avere una trazione pazzesca. Infatti poi ha vinto, ma pure noi non ce la siamo cavata così male! La partenza è stata la migliore dell’anno, forse della mia vita. È anche vero che mi hanno dato una mano per partire così forte e da adesso in poi si può partire così. Questo ci ha dato una mano incredibile per la gara, perché quando parti e sei già davanti, poi è tutto un po’ più facile”.
Respira Diggia, respira. Un mantra, una frase ripetuta per 27 giri e che è stata forse il segreto del risultato: “Mi davano il cartello ‘respira’, che è una parola che usiamo tra di noi e che mi aiuta a restare concentrato. Anche grazie a quello sono riuscito a essere costante tutta la gara. Diciamo che quando sei lì davanti, stai spingendo e ti rendi conto che puoi giocarti il podio o la vittoria ci vai in apnea un paio di volte! Il duro lavoro però paga sempre tanto e oggi ha pagato più del solito”.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing
Non solo Zarco, la lotta per il podio nelle ultime tornate è stata senza sconti con Brad Binder e Pecco Bagnaia, con quest’ultimo ottimo secondo. Il sudafricano, saldamente alle spalle di Martin per tutta la gara, è stato poi beffato dal portacolori Gresini, che ha centrato il primo podio in MotoGP: “C’è stato un mix di cose, da una parte, per passare Binder un paio di volte sono stato un filo troppo aggressivo sul gas e ho mangiato un po’ la gomma. Poi c’era tanto vento in gara, in alcuni punti avere un pilota davanti aiutava molto perché permetteva di stare più stretto in uscita di curve e di aprire il gas prima”.
“Quando sono andato davanti ho faticato di più, mi aspettavo di fare un gap ma il passo era quello per tutti. con la media abbiamo spinto tutti tanto e quei due giri mi hanno un po’ rovinato i piani. Ma sono rimasto concentrato, ho gestito la gomma dietro, che è molto importante, ma alla fine sembrava che stessimo tutti sul surf! Si muoveva tutto, era molto critica”, prosegue spiegando le difficoltà a Phillip Island quest’oggi.
Il weekend però non è finito e domani è il momento della Sprint, spostata a domenica mattina (ore 4 italiane). Ancora una volta sarà chiave la scelta delle gomme: “Non mi vedo diversamente da oggi, secondo me siamo pronti. Ieri infatti ero molto contento quando ci hanno detto che avremmo corso oggi, perché eravamo pronti. La moto era a posto, avevamo lavorato tanto sull’elettronica ed ero veloce con ogni gomma. Quindi secondo me anche domani possiamo fare una bella gara”.
“Mi hanno tolto il giocattolo quando iniziavo a divertirmi”, è stata la frase che forse ha colpito maggiormente quando i primi tre hanno commentato la gara nel retropodio. Di Giannantonio ribadisce il concetto con una nuova speranza, quella di potersi considerare un pilota MotoGP anche il prossimo anno: “Purtroppo, questa crescita non è arrivata prima, noi abbiamo lavorato tanto e siamo arrivati da lontano. Ogni gara stiamo mettendo dei mattoncini e stiamo arrivando. La mia crescita è proprio pulita. Dico che mi hanno tolto il giocattolo perché questa moto qui è pazzesca, guidarla è un’emozione unica. Mi trovo molto bene e proprio adesso che è tutto a posto e sarebbe perfetto fare un’altra stagione così, mi hanno tolto il giocattolo. Però magari con queste prestazioni riusciamo a trovare un altro bel giocattolo”.
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