MotoGP | Di Giannantonio: "Vogli i punti fin dalle prime gare"
Il pilota del Gresini Racing è carico in vista della sua seconda stagione in MotoGP. Confida molto nel potenziale della Ducati Desmosedici GP22, ma soprattutto sul suo nuovo capo tecnico Frankie Carchedi, che è stato campione del mondo insieme a Joan Mir nel 2020.
Il Gresini Racing ha tolto oggi i veli alla sua squadra 2023. Anche se è solamente alla sua seconda stagione in MotoGP, Fabio Di Giannantonio pilota romano sarà il veterano della compagine faentina, visto che questa sarà anche la seconda annata con i suoi colori e che al suo fianco è arrivato un pilota più esperto come Alex Marquez, che però sarà al debutto su una Ducati dopo tre anni in sella ad una Honda.
Lo scorso anno "Diggia" ha provato la gioia della pole position al Mugello, ma per il resto non sono arrivate troppe soddisfazioni in un anno da rookie che però gli ha regalato un buon apprendistato. Ed è proprio da qui che vuole costruire il pilota romano, forte anche di una Desmosedici GP22 nella versione che ha portato Pecco Bagnaia alla conquista del titolo, ma anche di un nuovo capo tecnico di altissimo valore. Parliamo infatti di Frankie Carchedi, che nel 2020 è stato campione del mondo in Suzuki accanto a Joan Mir.
Ecco cosa ha raccontato oggi, in vista di un campionato che sarà fondamentale anche per delineare gli scenari futuri della sua carriera nella classe regina.
Il 2023 sarà il tuo secondo in MotoGP, dopo che nel 2022 hai fatto la pole position al Mugello ma poi hai incontrato qualche difficoltà. Cosa pensi di dover migliorare?
"Il lavoro è già stato fatto in realtà. Durante l'inverno ho lavorato tantissimo sugli aspetti che secondo me erano da migliorare, sia atleticamente che come pilota. Il team ha fatto un grande step, perché abbiamo un nuovo capo tecnico, che è una figura importantissima per noi piloti. C'è anche l'arrivo della moto nuova, la Ducati 2022, che abbiamo già provato a Valencia e va molto bene. Penso che iniziamo con i presupposti giusti e che si possa fare un buon lavoro".
Hai detto di aver lavorato anche a livello fisico. Le Sprint Race richiederanno molto sforzo...
"Non ho cambiato in modo particolare la preparazione. Sto solo cercando di migliorarmi come atleta in generale, anche perché nessuno avrà ancora chiaro quale sarà la preparazione più adatta per questi weekend con due gare. Io voglio solo farmi trovare il più pronto possibile per ogni situazione".
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing
Photo by: Gresini Racing
Qual è la novità più importante per te in questa stagione?
"Credo l'arrivo del nuovo capo tecnico, Frankie Carchedi, che lavorava con Joan Mir alla Suzuki. Abbiamo già fatto il primo test insieme ed è andata molto bene, anche dal punto di vista del rapporto personale. Ma anche sulla moto 2022, anche se non è del tutto diversa da quella del 2021, ci sono diverse cose migliori".
Cosa pensi che ti possa dare in più Carchedi?
"La scorsa è stata una stagione con tanti alti e bassi, ma quando sei un rookie devi provare tante cose ed anche commettere degli errori, per capire e costruire su di essi. Ne abbiamo fatti sia io che la squadra, perché anche alcuni dei ragazzi erano quasi esordienti, ma credo che il nostro potenziale fosse buono ed è quello che ci ha permesso di avere anche degli acuti nel corso della stagione. Però credo che con l'arrivo di Frankie avremo l'esperienza giusta per fare qualcosa di buono quest'anno".
Le prime sensazioni a Valencia sono state positive, quindi che cosa ti aspetti dai test di Sepang?
"Sono sempre un po' particolari, perché è il primo test della stagione, quindi bisogna riprendere un po' il ritmo con la MotoGP, che è una moto che non tocchi da mesi. Però sarebbe molto buono ritrovare subito il feeling che avevo a Valencia e poi crescere per preparare al meglio la prima gara".
Quali sono i tuoi obiettivi per la prima parte della stagione?
"L'obiettivo che ci siamo posti con la squadra è di cercare di partire nei punti già dalle prime gare e da lì lavorare per cercare di stare costantemente nella top 10. Poi continuare a migliorare per provare ad arrivare in cima. Ora dobbiamo tenere i piedi per terra, perché sappiamo di avere un lungo lavoro da fare, ma mi sento alla grande e pronto".
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