MotoGP | Di Giannantonio: “Honda? Un pilota come me fa comodo”
Fabio Di Giannantonio si presenta a Buriram forte del podio in Australia e dei risultati ottenuti nelle precedenti gare. Questo può aiutarlo per il futuro: il suo manager è in arrivo in Thailandia per trovare un accordo che gli permetta di restare in MotoGP anche nel 2024. Si fa sempre più spazio l'ipotesi Honda.
Buriram accoglie la MotoGP per l’ultima gara della tripletta, prima del rush finale del 2023. A quattro gare dal termine, Fabio Di Giannantonio non ha ancora un futuro certo ma si presenta in Thailandia forte dei risultati ottenuti in queste ultime gare e del podio conquistato a Phillip Island. Il portacolori Gresini lascerà la squadra alla fine di quest’anno e molte sono le voci sul suo futuro, oltre alle speculazioni sul tempismo dei risultati che arrivano ora.
Non c’è stato il tempo di adagiarsi troppo sui risultati però, perché subito dopo il terzo posto in Australia, è arrivato il momento di tornare a concentrarsi per il Gran Premio della Thailandia, in programma questo fine settimana: “È stato un post gara figo, abbiamo festeggiato con la squadra, ci siamo divertiti. Ovviamente non è come fare una vera e propria festa perché siamo lontani, ma me la sono goduta alla grande. Abbiamo realizzato una super cosa, ma era importante anche tornare concentrati subito perché bisogna tornare in pista”.
Nel consueto giovedì che precede l’inizio dell’attività in pista, il romano spiega i motivi per cui i risultati sono iniziati ad arrivare proprio ora e tutto il percorso fatto durante questi quasi due anni: “Arrivo qui con i piedi per terra. Sicuramente abbiamo fatto un grande lavoro nelle ultime due gare, in Indonesia e a Phillip Island siamo andati fortissimo. Ma dobbiamo rimanere concentrati perché qui si riparte da zero. Questo è il frutto del lavoro fatto quest’anno”.
“Nel 2022 io e la mia squadra eravamo dei rookie, abbiamo imparato e raccolto poco, se non zero”, prosegue Diggia. “Quest’anno con l’arrivo di Frankie sono cambiate tante cose e non ci siamo portati dietro niente dall’anno scorso. È stato un anno zero per me, abbiamo lavorato da quest’inverno, ma la MotoGP è una categoria tosta, quest’anno abbiamo fatto una bellissima crescita. Non c’è alcun exploit casuale e non sono risultati che arrivano perché ho la testa libera, anzi. Non sono mai stato così in pensiero in vita mia”.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing
Questo non toglie la gratitudine verso Ducati, a cui Di Giannantonio ha sempre riconosciuto grandi meriti: “Ducati mi ha sempre aiutato, ovviamente quando fai uno step in termini di staff interno, anche gli aiuti sono visti in maniera diversa e ti aiutano maggiormente. Ad ogni modo, Ducati non ha mai smesso di credere nel progetto. Lo potete vedere anche quando sono stato al parco chiuso. Sono stati tutti molto contenti e si sono congratulati, questa è una cosa molto bella”.
Al termine della gara di Valencia, Di Giannantonio scenderà dalla sua GP22 per prepararsi al futuro, che ad oggi è ancora incerto. Tuttavia, si sta facendo sempre più spazio l’ipotesi Honda. A rendere questo pensiero ancora più reale è l’arrivo in Thailandia del suo manager Diego Tavano: “Questa storia di Diego che sta arrivando in Thailandia è stra famosa, in realtà lui ha già fatto dieci gare quest’anno! Sta semplicemente facendo il suo lavoro di venire per aiutarmi anche nel mio futuro. Io rimango concentrato su quello che devo fare, per questo ho una figura come il mio manager. Nelle prossime due settimane si può sapere qualcosa in più sul mio futuro. L’avrei voluto sapere già tre mesi fa, ma stiamo lavorando e credo che fra due settimane si saprà qualcosa di bello”.
Non manca molto, dunque, per far luce sul 2024 del romano, anche lui impaziente di cosa gli riserverà il futuro. Nel frattempo continua a lavorare per dimostrare di meritare la MotoGP e pensa di poter essere la persona giusta per Honda: “Io sono un lavoratore, lo sono sempre stato e l’ho dimostrato in tutta la mia carriera. Avere un pilota che si mette giù a testa bassa e lavora sodo per arrivare a un risultato credo sia un valore aggiunto per chiunque. Ovviamente i risultati sono importanti, ma bisogna anche essere realisti sulla situazione da cui si parte, come ho fatto io quest’anno. Come ho fatto io quest’anno. Un pilota così potrebbe fare comodo a molte squadre”.
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