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MotoGP | Di Giannantonio: “Ho delle opzioni. Honda? Perché no"

Fabio Di Giannantonio è il pilota sacrificato da Gresini per far spazio a Marc Márquez, il cui arrivo è ormai ufficiale. Il pilota romano però è tranquillo sul suo futuro e sta lavorando alle diverse opzioni. Il sogno Honda non è così lontano...

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

La notizia del giorno è indubbiamente l’ufficialità di Marc Marquez in Gresini. L’arrivo dell’otto volte campione del mondo nella struttura satellite di Ducati lascia inevitabilmente fuori dai giochi Fabio Di Giannantonio, che non sarà nel team il prossimo anno e al momento è alla ricerca di una sella.

“Vedremo, al momento non so ancora cosa farò”, esordisce Di Giannantonio nel giovedì del Gran Premio dell’Indonesia. “Sicuramente al momento il mio staff sta lavorando per il mio futuro e stiamo capendo qual è la migliore opzione per il prossimo anno. Ci sono alcune opzioni in MotoGP, quindi per ora l’obiettivo è quello di restare nella classe regina”.

Il romano si presenta a Mandalika con incertezze sul proprio futuro, ma con la voglia di far bene con Gresini in queste ultime sei gare per potersi guadagnare un posto in MotoGP. A dire la verità, ormai le selle sono quasi tutte blindate e ne resta vacante una molto scottante. Già, è proprio la Honda di Marc Marquez.

“Sembra che Honda abbia un posto, è uno dei team più storici e iconici in MotoGP, sarebbe un’opzione incredibile per me. Anche se la moto non è al 100% ora, stanno faticando un po’, ma penso che sia un costruttore enorme. Hanno tutta la competenza e gli strumenti per fare progressi. Torneranno più forti, quindi perché non pensare di poter essere parte di questo progetto, ne sarei orgoglioso”, sostiene Diggia, che si concede di sognare e di puntare a grandi obiettivi.

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio sogna in grande, perché crede di avere il potenziale per poter restare nella classe regina, dove sente di avere molto da dire: “Onestamente, oggi in MotoGP devi provare il tuo valore ogni volta che vai in pista. Perciò sicuramente non è questo il momento in cui devo mostrare il mio valore. Sto già dando prova del fatto che sto facendo un buon lavoro, sto facendo molti progressi. Forse per voi questa è una cosa nuova, ma io sono al corrente di questa situazione da tantissimo tempo, perciò non mi mette più pressione. Però la pressione mi piace, dove c’è più pressione c’è più Diggia, perciò va bene!”.

Certo, digerire la non conferma è tosta, ma il pilota di Roma tira giù il boccone amaro e guarda al lato positivo. Questo gli mette pressione e lo carica. È al corrente di questa situazione da diverso tempo, comprende la posizione dei giornalisti, che hanno sempre lanciato il toto-mercato, e sa di poter dare ancora un contributo a Gresini in queste ultime gare del 2023.

“Diciamo che secondo me, dalla parte di voi giornalisti è normale cercare di mettere più carne sul fuoco”, spiega. “Quindi avete messo molti nomi sulla mia moto. Io posso solo dire che si poteva gestire un po’ meglio internamente, ma non è niente di personale. Non è mai stato un problema così grande, sono sempre entrato nel box con la convinzione di poter dare il 100% e questa cosa non è cambiata e non cambierà in futuro. Sono un professionista e il mio lavoro è anche quello di tenere botta con la pressione che abbiamo. La cosa buona è che la pressione non la soffro tanto, anzi. Mi piace, quindi credo che stia facendo un buon lavoro”.

Il pilota di Cervera ha deciso di rescindere il contratto con Honda prima della scadenza e la sua scelta scuote il mercato, lasciando però perplessi in molti sulle modalità della gestione dei contratti: “In generale, in questo mondo, all’esterno della pista ci possono essere tanti cambiamenti e tanti step evolutivi in vista dei mercati vari. Non siamo come il calcio, facciamo con quello che c’è. Diciamo che alla fine, nel mio caso non è mai stato un grosso problema. È ovvio che non sono felicissimo di non avere ancora una sella per l’anno prossimo, ma è sempre stato così. Sarebbe più opportuno che ci fosse più tempo in generale, in altri sport i contratti sono più lunghi e si lavora su come gestire l’atleta. Ma sono discorsi da bar, io sto pensando a fare il massimo”.

Ora però è il momento di guardare al weekend, dove crede di poter far bene e proseguire sulla linea di Motegi, dove aveva chiuso con soddisfazione: “L’anno scorso a Mandalika ero partito 11°, ero in Q2 alla seconda gara. È una pista con pochi rettilinei, quindi potrebbe essere una nuova opportunità per fare bene e migliorare ancora dal Giappone. L’incognita sarà l’asfalto nuovo, l’hanno rifatto tutto. Vedremo come si comporterà la moto, ma arriviamo pronti. Sarà una gara tosta anche qua, sicuramente”.

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