MotoGP | Dall'Igna: "Sono venuto alla Ducati aspettando oggi"
Il grande capo di Ducati Corse si è associato alla festa iridata della sua squadra che è scoppiata nel box dopo la conquista del titolo piloti da parte di Pecco Bagnaia. Gigi ha ricevuto anche i complimenti del suo personale fan club: "E' una festa fantastica, anche se speravo di viverla prima. E' stata dura arrivare al mondiale, ma mi godo ogni momento di questa giornata". "Martedì scopriremo cosa hanno fatto gli altri. Un fatto è certo: non chiederò mai un cambio delle regole per vietare una idea degli altri".
“Siamo campioni del mondo”. Nel box della Ducati è il ritornello che la squadra tutta canta a squarciagola. Nel garage rosso per un attimo sono saltate le gerarchie e c’è la condivisione di una gioia collettiva che deve essere manifestata. Il presidente Claudio Domenicali che si mette a torso nudo per infilare la T-shirt commemorativa di Pecco campione del mondo, i ragazzi del team che indossano la parrucca rossa che ricorda il trionfo del 2000 della Ferrari all’inizio dell’era Schumacher che aveva portato un’incetta di titoli a Maranello.
Sarà la stessa cosa per la Casa di Borgo Panigale che è il nuovo “colosso” della MotoGP con otto moto schierate sulla griglia?
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Le paure, i timori e le apprensioni sono passate e restano le indimenticabili emozioni di un titolo piloti che è arrivato 15 anni dopo quello di Casey Stoner. Pecco Bagnaia è il pilota tricolore iridato su una moto italiana cinquanta anni dopo Giacomo Agostini con la MV.
I numeri danno il valore di un’impresa che deve ancora essere metabolizzata dalla gente Ducati, ma è il momento di rompere i freni inibitori e lasciarsi andare alla festa.
“È una festa fantastica – cerca di spiegare Gigi Dall’Igna -. È da tanto tempo che aspettiamo questo momento per cui ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questa giornata indimenticabile”.
Fuori dal garage c’è anche il Gigi Dall’Igna Fan Club a testimoniare la grandezza di una giornata da scolpire nella storia della Ducati: quando mai un tecnico, un manager riesce ad accendere l’entusiasmo dei tifosi?
“Vincere in MotoGP? Era il mio sogno e finalmente sono riuscito a realizzarlo: è proprio per questo che sono venuto in Ducati, anche se pensavo di vincerlo prima il titolo, ma la MotoGP è una categoria difficilissima. Diciamo che arrivare a questo punto è stato complicato e difficile ed è stato un percorso lungo di cui mi ricordo tutto, fatto di tantissime emozioni”.
Siete sul tetto del mondo, quanto sarà difficile restare sulla vetta della MotoGP?
“Sicuramente bisognerà lavorare tanto, perché gli altri non stanno fermi. Martedì scopriremo dove sono gli altri, per il momento ci godiamo questo momento straordinario…”.
Cosa vi copierà la Honda?
“Sono curioso di vedere la moto dei giapponesi. Magari succederà che sarà la Ducati a copiare la Honda, perché bisogna tenere sempre i piedi per terra se si vuole puntare alla moto migliore. Un fatto è certo: non chiederò mai un cambio delle regole per vietare una idea degli avversari”.
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