MotoGP | Crutchlow avverte sui pericoli del nuovo format del 2023
Cal Crutchlow si è mostrato critico verso il nuovo format di gara che verrà introdotto in MotoGP nel 2023, avvertendo sulle possibili conseguenze negative per piloti e team.
La stagione 2023 della MotoGP vedrà l’introduzione di una novità che rivoluzionerà il format: le Sprint Race. Queste gare brevi si disputeranno il sabato di ogni gran premio del calendario, modificando in maniera importante le sessioni di prove del weekend.
Cal Crutchlow, ex pilota MotoGP e collaudatore Yamaha, si è mostrato in disaccordo con l’introduzione del nuovo format, criticando senza peli sulla lingua, come da sua abitudine, l’arrivo delle gare brevi nel campionato: “Non sarà solo molto difficile per i piloti. È come la qualifica, in cui fai sei giri, ma se conti uscita e rientro ai box sono otto giri, in cui non ti rilassi mai”.
Perché il nuovo format non condizionerà tutti i piloti allo stesso modo
“Sono come il buon vino rossi: miglioro con il passare dei giri”, ha scherzato il britannico, che è tornato a gareggiare nella seconda metà della stagione 2022 in sostituzione di Andrea Dovizioso. Tuttavia, Cal ha ammesso che non sarebbe troppo interessato a correre se si presentasse questa opportunità l’anno prossimo. Questo perché le gare brevi comportano una carica di lavoro extra.
“Personalmente, credo che sia troppo. È difficile, specialmente per coloro che hanno una famiglia”, ha spiegato il pilota Yamaha. “Per i giovani o per quelli che non hanno la fidanzata, è una situazione diversa. Per me, 18 gran premi sarebbero sufficienti, ma non sono io a fare le regole e decidere dove correre”. La stagione 2022 è stata la più lunga della storia del campionato, con 20 eventi. Ma la prossima stagione, con un weekend in più e due gare per weekend, vedrà il numero di partenze salire a 42.
Joan Mir, il Team Suzuki MotoGP in testa alla partenza
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Aumenta la pressione sui team MotoGP: nessuno è insostituibile
Per i membri dei team, il calendario del 2023 della MotoGP sarà una sfida. Ma Crutchlow sa che nessuno è indispensabile e coloro che decidono di lasciare per il grande numero di gare viene rapidamente sostituito.
“Se qualcuno non è soddisfatto, allora arriva un altro e si fa carico del lavoro. Non è un problema trovare persone che lavorino come meccanici, cuochi o in hospitality. I team sanno che si può sempre trovare un sostituto”, ha affermato Crutchlow.
I piloti MotoGP dovrebbero guadagnare di più con il calendario 2023
Il pilota di Coventry si è mostrato sorpreso dal fatto che il nuovo format non abbia portato con se un aumento dell’ingaggio per i piloti. “I piloti non sono troppo svegli, vero?”, ha scherzato. “Quando firmi un contratto, lo fai per ogni evento, ma i piloti firmano per una stagione. Però ora hanno il doppio delle gare ogni anno”.
“Sono sempre stato intelligente in questo senso, perché i miei contratti erano per gara e non per stagione. Non si sa mai cosa succederà. Però ovviamente questo significa che guadagni meno se viene cancellata qualche gara. Forse hanno bisogno di manager furbi”, ha scherzato Crutchlow.
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