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Ciabatti: "Lenovo title sponsor investirà anche in tecnologia"

Per la prima volta dal debutto in MotoGP nel 2003 la Philip Morris non sarà più lo sponsor principale della Ducati, anche se è rimasta come main partner insieme ad Audi Sport: "Insieme abbiamo deciso di passare il ruolo a Lenovo - ha spiegato il direttore sportivo - perché farà un investimento importante mettendo a disposizione della tecnologia alla nostra azienda".

Paolo Ciabatti, Ducati Corse Sporting Director

Gold and Goose / Motorsport Images

Quella che vedremo in pista nel mondiale 2021 di MotoGP è una Ducati diversa. È cambiata non solo nel volto dei due piloti con l’arrivo di Jack Miller e “Pecco” Bagnaia al posto di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, ma anche per contare di più politicamente e per avere il necessario supporto economico per sfidare i grandi Costruttori giapponesi.

La squadra di Borgo Panigale, quindi, cerca di cambiare pelle per adeguarsi a un campionato che ogni anno diventa più difficile. Con Paolo Ciabatti, direttore sportivo, facciamo il punto della situazione subito dopo il lancio della nuova Desmosedici.

C’è una grande novità: la Lenovo diventa title sponsor al posto della Philip Morris che segue Ducati dall’inizio dell’avventura in MotoGP.

La multinazionale cinese oltre ad assicurare una copertura finanziaria importante, assicurerà un investimento tecnologico che non riguarderà solo il Reparto Corse ma l'intera Ducati, portando la propria conoscenza dei big data che saranno un asset importante nello sviluppo dell'azienda e in particolare nelle corse.

Vivete è un cambiamento importante...
“Ducati ha esordito in MotoGP nel 2003 con il supporto di Philip Morris, ma la relazione era iniziata già due anni prima con il progetto Superbike insieme a Ben Bostrom. Quest’anno di fronte alla possibilità di avere un title sponsor tecnologico disposto a fare degli investimenti importanti per i prossimi tre anni, insieme a Philip Morris che resta nostro partner, abbiamo deciso di modificare il tipo di accordo in essere”.

“Philip Morris resta main partner insieme ad Audi Sport, ma insieme abbiamo deciso di passare il ruolo di title sponsors a Lenovo che era pronto a fare un investimento mettendo a disposizione della tecnologia alla nostra azienda. Si tratta, quindi, di una situazione molto importante”.

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A livello politico che possibilità ci sono che l’associazione dei Costruttori possa avere più margini sullo sviluppo?
“Dopo un anno in cui la MSMA non si è mai riunita dopo la storia del “cucchiaio”, l’anno scorso, proprio nel mezzo della pandemia, abbiamo cominciato a sentirci con una certa regolarità per raccogliere una serie di proposte da passare alla Dorna in modo che anche i Costruttori potessero dare un contributo per fare ripartire il campionato”.

“E credo che il nostro apporto sia stato utile e anche molto apprezzato da Carmelo Ezpeleta e questo ci ha fatto tornare a riunirci ancora per affrontare i vari problemi. Pensiamo che la MSMA abbia un ruolo importante e, anzi, stiamo lavorando con gli altri Costruttori per avere una struttura ancora più snella in modo da essere una valida controparte per gli altri tre attori della GP Commission che sono Dorna, IRTA e FIM”.

Nel 2021 bisognerà mettere dei paletti sul calendario, l’anno scorso è bastato far partire il campionato, ma si potrà evitare di andare a correre con il freddo?
“L’anno scorso siamo partiti a luglio con un calendario molto compatto e le triple, ne abbiamo fatte quattro, sono state molto difficili da gestire. Sono state molto pesanti sia per la squadra, sia per i piloti”.

“È auspicabile che non ci sia quest’anno la necessità di avere delle triple nel calendario, ma la situazione è in evoluzione e, ahimè, quasi sempre in chiave negativa. Il calendario è già stato modificato con la doppia gara in Qatar mentre per Portimao chi lo sa?”.

“Il Portogallo adesso è in piena crisi per la pandemia, sono in pieno lockdown e spostano i malati delle terapie intensive in Spagna perché non hanno più posto. Ci troviamo in una situazione che va monitorata sicuramente dalla Dorna. Sarebbe molto bello andare a correre nella stagione giusta, ma i cambiamenti non dipendono da noi”.

Nel 2020 avete sofferto con le gomme: c’è il rischio che possa essere ancora così?
“L’anno scorso l’aver dovuto fare un programma ridotto di test seguito poi da un calendario con una doppia gara e, quindi, quattro triple non ci ha consentito di svolgere il lavoro che si fa di solito e, quindi, in alcune situazioni abbiamo sofferto particolarmente l’adattamento della nostra moto al pneumatico posteriore nuovo”.

“C’è stato un difficile adattamento dello stile di guida dei nostri piloti in alcune situazioni come quelle in cui il grip sulla pista era scarso. Penso, però, che abbiamo imparato tante cose e quest’anno non ci saranno più i problemi che abbiamo dovuto affrontare l’anno scorso”.

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