MotoGP | Ciabatti: "Concessioni? Hanno parlato prima coi media che con le Case"
Il direttore sportivo della Ducati chiarisce che al momento non è stata fatta alcuna proposta ai costruttori per fare in modo che Honda e Yamaha abbiano accesso alle concessioni, come è stato lasciato intendere da Carlos Ezpeleta in un'intervista rilasciata ieri.
L'intervista concessa ieri a Radio Catalunya da Carlos Ezpeleta, responsabile sportivo della MotoGP, ha inevitabilmente innescato delle reazioni e non tutte positive. "Stiamo lavorando per essere in grado di aiutare la Honda e la Yamaha", ha detto il figlio del grande capo di Dorna Sports, aggiungendo che in questo senso l'obiettivo è quello di modificare il sistema delle concessioni.
In questo momento, infatti, i due marchi giapponesi non ne avrebbero diritto con il regolamento attuale, visto che la Honda ha vinto il GP delle Americhe con Alex Rins e la Yamaha è salita sul gradino più basso del podio con Fabio Quartararo nella stessa gara. Il requisito per accedervi sarebbe invece quello di rimanere lontani dalla top 3 per un anno intero.
Il problema è che questa cosa sarebbe stata portata prima all'attenzione dei media che dei marchi concorrenti, come ha spiegato Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Ducati, in un'intervista rilasciata ai colleghi di GPOne.com.
"Onestamente non mi risulta che ci sia nessuna proposta in merito. Sembra che ne abbiano parlato prima con i giornalisti che con i costruttori", ha detto Ciabatti senza troppi giri di parole.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Il manager piemontese ha poi spiegato quale sarebbe l'iter corretto da seguire: "Una proposta del genere dovrebbe essere discussa nella Gran Prix Commission e dai suoi membri: Dorna, FIM, IRTA e MSMA. La commissione si è riunita giovedì scorso per parlare dei regolamenti tecnici per il futuro e non è stata presentata nessuna proposta. Quando Dorna riterrà di aggiornare il sistema delle concessione per venire incotro ai costruttori in difficoltà, dovrà spiegare come e che impatto avranno".
Quando poi gli è stato domandato quale sia la posizione della Casa di Borgo Panigale, ha proseguito: "Siamo disposti a valutare con spirito collaborativo una proposta quando questa ci sarà, ma dobbiamo tenere presenti alcuni punti. Noi, come Aprilia e KTM, siamo arrivati dove siamo arrivati facendo il mazzo e rispettando il regolamento, mentre le due Case giapponesi non sono riuscite a tenere il passo".
"Ripeto, siamo disposti a valutare una proposta, ma non dovrà essere 'ad personam', dovrà funzionare per tutti i costruttori che in futuro potrebbero trovarsi in quella situazione. Ne parleremo tra noi costruttori e capiremo se ci sarà una maggioranza in positivo o in negativo. E' interesse di tutti che tutte le Case possano dire la loro, ma non bisogna penalizzare chi ha lavorato bene. Pensiamo che in MotoGP la meritocrazia debba avere un valore", ha concluso.
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